Moritz Leuenberger parteciperà alle riunioni dei Ministri europei dell’energia e dell’ambiente

Berna, 21.07.2009 - Il Consigliere federale Moritz Leuenberger, capo del Dipartimento federale dell'ambiente, dei trasporti, dell'energia e delle comunicazioni (DATEC) prenderà parte alla riunione informale dei Ministri europei dell’energia e alla riunione informale congiunta dei ministri dell’ambiente che si terranno dal 22 al 25 luglio ad Åre (Svezia). I colloqui verteranno principalmente sui mezzi e le misure da adottare per sviluppare un’economia ecoefficiente in Europa, in particolare nell’ambito delle politiche energetiche e climatiche.

Queste due riunioni ministeriali organizzate dalla Svezia durante la sua presidenza dell'Unione europea permetteranno ai Ministri di individuare e sviluppare le sinergie tra politica climatica, politica energetica, efficacia ambientale, innovazione e competitività nell'ottica dello sviluppo di un'economia più verde. Le discussioni consentiranno anche di forgiare una comprensione comune delle opportunità offerte da un'economia ecoefficiente per il superamento a lungo termine della crisi economica. Dato che l'efficacia energetica è una delle pietre angolari di un'economia più verde, i Ministri dell'energia orienteranno una parte delle loro discussioni sugli elementi da includere in un nuovo piano d'azione europeo per l'efficacia energetica.

Proposte ed esempi svizzeri nell'ambito della politica climatica

Il clima sarà al centro delle discussioni dei Ministri dell'ambiente durante il loro incontro informale. Si tratterà di mostrare con maggiore precisione in che modo la politica climatica potrà condurre allo sviluppo di un'economia più verde e competitiva e, conseguentemente, a una crescita sostenibile.

Moritz Leuenberger presenterà il sistema di finanziamento delle misure di adeguamento proposte dalla Svizzera nel quadro delle negoziazioni sul regime climatico internazionale per il periodo successivo al 2012. Secondo il nostro Paese, la tassa sulle emissioni di CO2 dovrebbe essere riscossa a livello mondiale. Con i suoi proventi, da una parte, i Paesi in via di sviluppo potrebbero finanziare le misure di prevenzione e, dall'altra, gli Stati che lo desiderano potrebbero assicurarsi contro i rischi legati al cambiamento climatico (vedasi link Internet).

A livello nazionale, il Capo del DATEC presenterà, a titolo di esempio, delle innovazioni tecnologiche sviluppate in Svizzera, in particolare nell'ambito delle misure riguardanti le particelle che hanno una forte incidenza sul clima. Inoltre, Leuenberger illustrerà il sistema di tassazione sul traffico pesante commisurata alle prestazioni (TTPCP), esempio dell'internalizzazione dei costi ambientali che influisce sulle emissioni generate dal traffico, e le misure di prevenzione adottate nel nostro Paese nel campo delle piene e degli scivolamenti di terreno.

L'incontro con i Ministri europei sarà anche l'occasione per evocare la questione della compatibilità del sistema di scambio delle quote di emissione che esiste in Svizzera con quello in vigore nell'UE. Un avvicinamento dei due sistemi comporterebbe vantaggi per entrambe le parti.

Una piattaforma importante per la Svizzera

Per la Svizzera, che non è membro dell'Unione Europea, questi incontri informali tra i ministri dell'energia e dell'ambiente costituiscono delle importanti piattaforme di scambio. In effetti, le questioni energetiche e ambientali occupano uno spazio sempre maggiore nelle relazioni tra la Svizzera e l'Unione europea (vedasi riquadro).

Le questioni energetiche e ambientali hanno un ruolo sempre più importante nelle relazioni tra la Svizzera e l'UE, ad esempio nei seguenti dossier:

Accordo sull'energia elettrica: dal novembre 2007 sono in corso negoziati tra la Svizzera e l'UE relativamente a un accordo sull'elettricità che verte sul commercio elettrico transfrontaliero, il reciproco accesso al mercato, gli standard di sicurezza e il commercio di elettricità prodotta da fonti rinnovabili.
Ecolabel dell'UE: l'UE sta attualmente rivedendo le basi giuridiche dell'ecolabel. Quest'ultimo garantisce l'ecocompatibilità dei prodotti (ad esclusione dei generi alimentari e dei cosmetici) e dei servizi provenienti dagli Stati membri dell'UE. Il Consiglio federale ha approvato un mandato negoziale che ha come obiettivo la partecipazione della Svizzera a questo sistema.
Scambio di quote di emissioni CO2: dal 2008 in Svizzera è possibile scambiare i diritti di emissione di CO2. L'UE ha rivisto la sua direttiva sullo scambio di quote di emissioni nella primavera del 2009. Tale scambio è considerato uno strumento centrale per il raggiungimento degli obiettivi climatici. Attualmente la Svizzera e l'UE stanno conducendo dei colloqui sulle possibilità di collegare i loro sistemi.
REACH: nel 2007 in Europa è entrato in vigore il regolamento REACH relativo alla produzione e all'utilizzo di sostanze chimiche nell'UE. L'impatto sull'ambiente e sulla salute umana delle sostanze chimiche esistenti deve essere adeguatamente controllato. Queste ultime devono inoltre soddisfare le prescrizioni più rigorose in materia di sicurezza. Le sostanze prodotte di recente sottostanno ad esigenze altrettanto rigorose. L'Agenzia europea per le sostanze chimiche (ECHA - European Chemicals Agency), fondata nel 2007, è l'organo competente incaricato di elaborare linee guida per l'applicazione di REACH. REACH avrà delle ripercussioni notevoli sull'economia svizzera: i due terzi dei prodotti chimici esportati dal nostro Paese sono infatti destinati all'UE. Al momento, la Svizzera e l'UE stanno conducendo dei colloqui per valutare se, in che misura e quando REACH sarà applicato anche nel nostro Paese.
Accordo di libero scambio tra la Svizzera e l'UE nel settore agroalimentare: dal novembre 2008 sono in corso i negoziati con l'UE per un accordo di libero scambio nel settore agricolo che mira all'apertura bilaterale dei mercati per i prodotti agricoli e le derrate alimentari. Dato che l'agricoltura e la produzione dei generi alimentari sono importanti fonti di inquinamento ambientale, un nuovo accordo di libero scambio di tali prodotti dovrà tenere in debita considerazione le ripercussioni sull'ambiente e le esigenze ambientali.


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