Il Consiglio federale spiana la strada al risanamento energetico e climatico degli edifici

Berna, 05.03.2010 - L’effetto climalterante degli edifici in Svizzera deve essere ridotto. Pertanto, la Confederazione e i Cantoni incentiveranno, nel corso dei prossimi dieci anni, il risanamento degli edifici e l’impiego di energie rinnovabili. L’entrata in vigore delle basi giuridiche necessarie sono state fissate dal Consiglio federale nella sua seduta del 5 marzo 2010. La Confederazione e i Cantoni hanno inoltre firmato una convenzione sul Programma Edifici.

Il Programma Edifici è un pilastro importante della politica climatica svizzera. Oltre il 40 per cento delle emissioni di CO2 svizzere sono prodotte dal riscaldamento degli edifici. Per tale motivo, si deve intervenire sugli edifici per migliorarne l'isolamento termico (risanamento energetico) e ridurne l'effetto climalterante, utilizzando energie rinnovabili.

Modificata l'ordinanza sul CO2

Per risanare gli edifici sotto il punto di vista energetico e ridurne l'effetto climalterante, il Programma Edifici dispone di fondi federali pari a circa 200 milioni di franchi l'anno. I fondi derivano dai proventi della tassa sul CO2 applicata ai combustibili. Nel corso dell'estate 2009, le Camere federali hanno deciso di destinare una parte di tali proventi al risanamento di edifici e alla promozione delle energie rinnovabili, adeguando in tal senso la legge sul CO2 (vedi riquadro). Nella sua seduta del 5 marzo 2010, il Consiglio federale ha fissato l'entrata in vigore di tale modifica retroattivamente al 1° gennaio 2010, modificando in tal senso l'ordinanza sul CO2.

Obiettivo: risanare 10'000 edifici l'anno

Il Programma Edifici dovrà promuovere ogni anno il risanamento di circa 10 000 edifici e investimenti superiori a un miliardo di franchi. Con l'attuazione di misure di risanamento di tale portata si vuole ottenere, nell'ottica attuale, una riduzione delle emissioni di CO2 pari a circa 2,2 milioni di tonnellate da qui al 2020. Tuttavia, il fatto di riuscire a motivare un numero sufficiente di proprietari di edifici a effettuare un risanamento energetico della loro abitazione e a utilizzare energie rinnovabili non dipenderà soltanto dagli incentivi finanziari del Programma Edifici ma anche da fattori esterni. Sono infatti altrettanto decisivi l'andamento del prezzo del petrolio e la situazione congiunturale. 

Collaborazione fra Confederazione e Cantoni

Il Programma Edifici è sostenuto dai Cantoni, riuniti nella Conferenza dei direttori cantonali dell'energia (CDE), e dalla Confederazione, rappresentata dall'Ufficio federale dell'energia (UFE) e dall'Ufficio federale dell'ambiente (UFAM). La CDE è responsabile per l'attuazione del programma. Successivamente alla seduta del Consiglio federale del 5 marzo 2010, la Confederazione e i Cantoni hanno sottoscritto il relativo accordo programmatico per il prossimo quinquennio. Detto accordo fissa in modo uniforme per tutti i Cantoni anche le condizioni per la richiesta di finanziamenti da destinare al risanamento degli involucri degli edifici.

Già inoltrate 5200 richieste di sostegno

Da inizio anno, i proprietari di edifici possono chiedere un finanziamento al servizio specializzato del proprio Cantone. Nel corso dei primi due mesi sono state inoltrate 5200 richieste di sostegno, di cui 2700 per il risanamento di involucri di edifici, mentre le altre 2500 interessano l'utilizzo di energie rinnovabili negli edifici. Ad aprile potranno essere versati i primi finanziamenti.

 

Informazioni e moduli per la richiesta sono disponibili su Internet

La piattaforma centrale del Programma Edifici è costituita dal sito Internet www.ilprogrammaedifici.ch, che mette a disposizione i moduli per inoltrare la richiesta, illustra le condizioni del programma e offre informazioni supplementari sui programmi cantonali. E-mail: info@ilprogrammaedifici.ch, Infolinea: 044 395 12 29.  


RIQUADRO
Stanziati complessivamente tre miliardi di franchi per incentivare il risanamento di edifici e le energie rinnovabili

L'anno scorso le Camere federali hanno deciso di destinare al Programma Edifici un terzo dei proventi della tassa sul CO2 applicata ai combustibili, pari a un importo annuo massimo di 200 milioni di franchi. Due terzi dei proventi saranno utilizzati per risanare involucri di edifici, un terzo sarà versato ai Cantoni sotto forma di contributi globali per la promozione di energie rinnovabili. I fondi per i contributi globali saranno trasferiti ai Cantoni soltanto se, a loro volta, metteranno a disposizione una somma equivalente con cui finanziare i propri programmi. Diversi Cantoni hanno già pianificato progetti per una somma annua complessiva da 80 a 100 milioni di franchi. Nel prossimo decennio si prevedono stanziamenti complessivi pari a circa tre miliardi di franchi volti a promuovere il risanamento di involucri di edifici, l'utilizzazione di energie rinnovabili, l'impiego di impianti moderni per la casa e lo sfruttamento del calore residuo.


Indirizzo cui rivolgere domande

Bruno Oberle, direttore Ufficio federale dell’ambiente, tel. 079 687 11 65
Stefan Engler, Consigliere di Stato del Canton Grigioni, presidente della Conferenza dei direttori cantonali dell’energia, tel. 081 257 36 01
Marianne Zünd, portavoce Ufficio federale dell’energia, tel. 031 322 56 75, 079 763 86 11
Centro nazionale di prestazioni Programma Edifici, tel. 044 395 12 22



Pubblicato da

Dipartimento federale dell'ambiente, dei trasporti, dell'energia e delle comunicazioni
https://www.uvek.admin.ch/uvek/it/home.html

Ufficio federale dell'energia
http://www.bfe.admin.ch

https://www.admin.ch/content/gov/it/start/dokumentation/medienmitteilungen.msg-id-32095.html