La Confederazione autorizza l’impianto ad altissima tensione Chamoson-Chippis

Berna, 01.07.2010 - L’Ufficio federale dell’energia (UFE) ha approvato i piani della società Alpiq Netz AG per la realizzazione della nuova linea ad alta tensione tra Chamoson e Chippis nel Cantone Vallese. L’impianto da 380 kV, lungo circa 28 chilometri, potrà essere realizzato interamente come linea aerea.

Attualmente il Vallese è collegato alla rete nazionale e internazionale da 380 kV solo da Chamoson in direzione ovest (Chamoson-Ginevra). La linea da Chamoson a Mörel e Ulrichen permetterà il collegamento ad est del Vallese. In tal modo si colmerà una lacuna nella rete ad altissima tensione che persiste da molti anni. Nel 2009 il Consiglio federale aveva definito questa linea come parte integrante della rete di trasporto nazionale strategica, confermando così la sua necessità dal punto di vista economico (vedi comunicato stampa del DATEC del 6 marzo 2009).  La linea permetterà non solo un approvvigionamento elettrico più sicuro nella Svizzera occidentale, ma anche il trasporto della produzione supplementare di elettricità dalle nuove centrali elettriche vallesane di Nant de Drance e Cleuson-Dixence.

Parte della nuova linea è il tratto lungo circa 28 chilometri tra Chamoson e Chippis, con una potenza di trasporto di complessivi 4 400 megawatt. L'UFE ha approvato i piani inoltrati nel giugno 2002 dall'allora  EOS, oggi Alpiq Netz AG, e le modifiche sopraggiunte nell'ambito della procedura di autorizzazione. In virtù della decisione rilasciata dall'UFE, la Alpiq Netz AG è autorizzata a realizzare una linea aerea sull'intero tratto tra Chamoson e Chippis. Contro la decisione dell'UFE può essere inoltrato ricorso entro trenta giorni presso il Tribunale amministrativo federale.

Nessun interramento della linea

Nel corso della procedura di autorizzazione sono pervenuti numerosi ricorsi contro la realizzazione della nuova linea, nei quali si chiedeva l'interramento dell'intera linea o di parte di essa oppure altri corridoi per la linea aerea.

La Alpiq Netz AG, responsabile del progetto, ha verificato le possibilità tecniche di un interramento della linea da 4 000 megawatt e a tale scopo ha esaminato diverse offerte presentate da imprese specializzate. Dall'analisi è emerso che i costi di un interramento sarebbero, a seconda della conformazione del terreno, almeno 11 volte superiori rispetto a quelli di una linea aerea. Questi risultati hanno trovato conferma in una perizia commissionata dall'UFE.

L'UFE ha effettuato una ponderazione dei vari interessi e non ritiene giustificato l'interramento della linea, né totale né parziale. Di conseguenza, la Alpiq AG può procedere alla realizzazione di una linea aerea. L'Ufficio federale dell'ambiente, consultato dall'UFE nell'ambito della procedura di autorizzazione, condivide questo parere.

Salins

Altro progetto in discussione è stata la prevista realizzazione del corridoio della linea elettrica che interessa il Comune di Salins. Le diverse varianti proposte da più parti sono state esaminate ma sono state respinte, poiché costituiscono un peggioramento rispetto al tracciato proposto. Anche dal punto di vista della salute il previsto corridoio non rappresenta un pericolo, in quanto i valori limite fissati dall'ordinanza sulle radiazioni non ionizzanti (ORNI) sono rispettati su tutto il territorio del Comune di Salins. L'UFE respinge il progetto di interramento della linea verso nord o verso sud e approva invece il previsto tracciato. 

Smantellamento delle vecchie linee

La nuova linea elettrica ad altissima tensione sostituisce una linea da 220 kV e riunisce inoltre diverse altre linee già esistenti, tra cui due linee da 132 kV delle FFS. Al più tardi entro quattro anni dopo la messa in esercizio della nuova linea, potranno essere smantellati circa 58 km di linee e circa 190 tralicci. 

Misure di compensazione ecologica

La Alpiq Netz AG è tenuta ad attuare diverse misure di compensazione ecologica per la protezione dei boschi, della natura e del paesaggio. L'impresa deve al più presto definire nei dettagli alcune di queste misure, chiedere l'autorizzazione per la loro attuazione e coinvolgere gli attori interessati. 


Indirizzo cui rivolgere domande

Marianne Zünd, portavoce UFE, tel. 031 322 56 75 / 079 763 86 11


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