Bilancio positivo per le misure di stabilizzazione: entrano in servizio 46 reti di teleriscaldamento alimentate con energie rinnovabili

Berna, 02.09.2010 - Complessivamente 55 milioni di franchi sono stati messi a disposizione dal Parlamento federale nel quadro della seconda tappa delle misure di stabilizzazione congiunturale e di un credito aggiuntivo per la promozione delle reti di teleriscaldamento alimentate con energie rinnovabili o con calore residuo, stanziato nel dicembre 2009. Il bilancio che oggi si può trarre, sia dal punto di vista economico che da quello energetico, è estremamente positivo: grazie al programma di incentivazione, nel 2009 e nel 2010 è stato possibile attivare investimenti per complessivi 323 milioni di franchi, che sono confluiti in 46 reti di teleriscaldamento alimentate a trucioli di legno, calore residuo o pompe di calore in tutta la Svizzera, e che permetteranno in futuro di risparmiare ogni anno circa 26'000 tonnellate di olio da riscaldamento, ovvero 86'000 tonnellate di CO2.

Nella sessione del marzo 2009, il Parlamento ha approvato la seconda tappa delle misure di stabilizzazione a sostegno dell'economia svizzera, proposta dal Consiglio federale, stanziando un credito aggiuntivo di 710 milioni di franchi per il 2009. Di questi, 30 milioni di franchi sono confluiti in un programma di incentivazione per reti di teleriscaldamento alimentate con energie rinnovabili o calore residuo. Lo scopo era promuovere progetti che, pur essendo in una fase di pianificazione avanzata, non avevano potuto ancora essere realizzati per la loro scarsa redditività economica. Il contributo massimo è stato fissato al 30% dei costi di investimento, e comunque a non più di 5 milioni di franchi per progetto.

Il programma ha preso avvio nel marzo 2009. In brevissimo tempo sono pervenute 116 domande di sostegno finanziario, per una somma totale di oltre 100 milioni di franchi. Questa enorme richiesta ha fatto sì che, a sole sei settimane dall'avvio del programma, non fosse più possibile prendere in considerazione ulteriori richieste. Le domande sono state quindi trattate in base alla data di presentazione. Con i 30 milioni di franchi a disposizione è stato possibile, nel 2009, sostenere 22 progetti. Queste nuove reti di teleriscaldamento, una volta completate, forniranno complessivamente circa 174 milioni di chilowattora l'anno di calore. Ciò corrisponde al contenuto energetico di 14'000 tonnellate di olio da riscaldamento o al fabbisogno di 8'200 case unifamiliari. 18 di queste reti di teleriscaldamento sono alimentate con trucioli di legno, 3 con calore residuo e una mediante pompe di calore.

Per sostenere almeno una parte dei progetti scartati nel 2009, il Parlamento federale, nella sessione di dicembre 2009, ha approvato un credito aggiuntivo di 25 milioni di franchi per il 2010. In tal modo, altri 24 progetti hanno potuto usufruire di un contributo finanziario. 15 di questi impianti sono alimentati con trucioli di legno, 5 con calore residuo e 4 mediante pompe di calore. Una volta completate, queste reti distribuiranno ogni anno, complessivamente, 150 milioni di chilowattora di energia termica da fonti rinnovabili, corrispondenti al contenuto energetico di 12'000 tonnellate di olio da riscaldamento o al fabbisogno di 7'000 case unifamiliari.

Grazie allo sfruttamento delle energie rinnovabili e del calore residuo, le reti di teleriscaldamento che nel 2009 e nel 2010 (lista: cfr. allegato) hanno usufruito di questi contributi permetteranno di risparmiare, ogni anno, 26'000 tonnellate di olio da riscaldamento, ovvero 86'000 tonnellate di CO2.

Il programma di incentivazione, però, non è stato un successo solo dal punto di vista energetico: con i 55 milioni di franchi di contributi sono stati liberati investimenti per complessivi 323 milioni di franchi. L'80% di questa somma ha avuto e avrà effetto in Svizzera. Inoltre, le forniture di energia indigena avranno un impatto a lungo termine sull'occupazione interna.

Teleriscaldamento: un modello di successo per la Svizzera

Il gran numero di progetti di reti di teleriscaldamento per i quali è stato chiesto un contributo dimostra l'enorme potenziale di questo tipo di approvvigionamento di calore: in Svizzera devono essere sostituite per questioni di età, ogni anno, circa 500 caldaie a combustibile fossile (olio o gas) con una potenza termica superiore a 750 kW. Una gran parte di esse potrebbe essere ottimamente sostituita con un sistema di teleriscaldamento, grande o piccolo, alimentato da energie rinnovabili o calore residuo. A partire da quest'anno, i Cantoni dispongono, per sostenere questi progetti, di strumenti finanziari derivanti dalla destinazione parzialmente vincolata della tassa sul CO2.


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Marianne Zünd, Portavoce UFE, tel. 031 322 56 75 / 079 763 86 11
Hans-Ulrich Schärer, Capo Sezione Energie rinnovabili UFE, tel. 031 322 56 59



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