Il Consiglio federale potrà fissare direttamente gli obiettivi di risparmio energetico

Berna, 20.10.2010 - Finora, in Svizzera, gli obiettivi di risparmio energetico per apparecchi, veicoli e impianti dovevano essere perseguiti in primo luogo attraverso misure a carattere volontario, quali, per esempio, accordi sugli obiettivi fra la Confederazione e il mondo economico. Solo in seconda battuta il Consiglio federale poteva emanare prescrizioni vincolanti sul consumo energetico. Questa gerarchia degli strumenti di politica energetica sarà ora invertita, in modo che il Consiglio federale possa emanare direttamente prescrizioni in materia. Il Dipartimento federale dell’ambiente, dei trasporti, dell’energia e delle comunicazioni (DATEC) mette in consultazione, fino al 7 gennaio 2011, una modifica in questo senso della legge sull’energia.

Scopo di questa piccola revisione della legge sull'energia (viene modificato solamente l'articolo 8) è ridurre il consumo energetico di  apparecchi, veicoli e impianti. Il Consiglio federale viene sgravato dall'obbligo di cercare di raggiungere gli obiettivi di risparmio energetico in primo luogo attraverso misure volontarie, come accordi sugli obiettivi con i diversi settori economici. Questo approccio, in passato, ha spesso richiesto lunghe trattative per raggiungere accordi che, in alcuni casi, non hanno portato al raggiungimento degli obiettivi fissati.

La nuova gerarchizzazione degli strumenti di politica energetica consente di semplificare l'attuazione degli obiettivi di risparmio energetico e di ottimizzare il dispendio amministrativo. Poiché la tecnica si evolve molto rapidamente, il Consiglio federale deve poter adeguare di conseguenza gli standard di consumo. Quindi, il nuovo articolo 8 della legge sull'energia prevede anche che il Consiglio federale, nello stabilire le prescrizioni di consumo, si debba orientare alle migliori tecnologie (migliori apparecchi) di volta in volta disponibili. Anche l'adeguamento a nuovi standard internazionali, in particolare quelli dell'UE, potrà essere effettuato dal Consiglio federale in modo efficiente e tempestivo.

Se lo ritiene opportuno, in determinati casi il Consiglio federale può continuare a puntare, in prima battuta, su accordi a carattere volontario con il mondo economico. D'ora in poi sarà tuttavia quest'ultimo a doversi assumere la responsabilità di prendere l'iniziativa a tale riguardo.

Nel quadro della trattazione di una mozione della Commissione dell'ambiente, della pianificazione del territorio e dell'energia (CAPTE) del Consiglio nazionale (07.3560 Aumento dell'efficienza energetica. Modifica dell'articolo 8 della legge sull'energia), il Parlamento è già entrato in modo approfondito nel merito della questione. In particolare la rapida evoluzione degli standard di consumo dell'UE obbligano la Svizzera ad agire rapidamente. La procedura di consultazione si svolgerà quindi in tempi ridotti (60 giorni). L'affare potrà quindi essere portato a termine nel corso della corrente legislatura.


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Marianne Zünd, Portavoce UFE, tel. 031 322 56 75 / 079 763 86 11


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Dipartimento federale dell'ambiente, dei trasporti, dell'energia e delle comunicazioni
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