Piano settoriale Elettrodotti: presentati 2‘200 pareri

Berna, 12.10.2000 - Nel febbraio scorso il Piano settoriale Elettrodotti (PSE) è stato sottoposto ad un’ampia procedura di consultazione e di partecipazione nazionale. La maggioranza dei circa 2‘200 pareri presentati ha espresso consenso al Piano, ad eccezione di alcune riserve e non poche proposte di modifica. Il PSE è stato rielaborato sulla base degli esiti della procedura. Prima dell’approvazione da parte del Consiglio federale, i Cantoni hanno l’occasione di rilevare eventuali divergenze tra il Piano e i loro Piani direttori.

Il PSE intende limitare il numero delle linee elettriche ad alta tensione grazie ad una loro concentrazione e facilitare la ricerca di corridoi ottimali. A questo scopo il Piano presenta le linee esistenti e quelle pianificate. Esso è il risultato di trattative miranti al raggiungimento di un consenso in un settore non ancora regolamentato, anche a livello internazionale. Nell’assolvimento del loro compiti, i due Uffici federali competenti, l’Ufficio federale dell’energia (UFE) e l’Ufficio federale dello sviluppo territoriale (USTE) sono stati assistiti da rappresentanti del settore energetico e delle organizzazioni ambientaliste.

Giudizi prevalentemente positivi

Tra febbraio e maggio di quest’anno, hanno partecipato alla consultazione diversi Uffici federali, autorità comunali e cantonali nonché cerchie di interessati del mondo economico e delle organizzazioni nazionali. Anche la popolazione è stata chiamata a partecipare per il tramite degli organi di pubblicazione ufficiali. Dei 2‘200 pareri presentati, circa 400 provenivano da autorità nazionali ed estere, organizzazioni economiche, associazioni, enti e privati. Per quanto riguarda i rimanenti 1‘800 pareri, si tratta di proposte collettive presentate da organizzazioni ambientaliste e da privati.

La maggior parte dei giudizi espressi sono positivi; in parte sono state presentate delle riserve. Pochi uffici cantonali e comunali, ma numerosi privati si sono invece dichiarati contrari a singoli elettrodotti o tratte di elettrodotti in progettazione. Solo in alcuni pareri, in particolare di privati, il Piano è stato rifiutato in blocco.

Numerose richieste

In particolare sono stati fatti suggerimenti sul metodo e la procedura da applicare al Piano nel suo insieme. Tra le richieste più importanti formulate dai partecipanti alla consultazione vi è l’obbligatorietà del PSE, il rispetto dell’ordinanza sulla protezione dalle radiazioni non ionizzanti (ORNI), la precisazione e il completamento dei criteri di protezione, la valutazione del bisogno la considerazione dei siti degni di protezione sui territori comunali e cantonali. Per quanto concerne singoli progetti di linee elettriche, hanno preso posizione soprattutto Comuni e privati, che temono conseguenze negative per la loro salute, i loro terreni e il paesaggio.

Un "sistema di preallarme"

Il PSE valuta i progetti di potenziamento degli elettrodotti in base ai seguenti criteri principali: fabbisogno di approvvigionamento della popolazione e dell’economia, corridoio meglio adeguato per il tracciato e conflitti derivanti da diverse esigenze in relazione al paesaggio. Se i conflitti e le relative soluzioni vengono individuati per tempo, gli investitori sapranno con certezza come portare avanti i loro progetti o se non vi è alcuna possibilità di una loro realizzazione.


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Ufficio federale dell'energia
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