Sì al progetto FAIF: migliori collegamenti ferroviari per la popolazione e l’economia

Berna, 02.12.2013 - Il 9 febbraio 2014 l’elettorato svizzero si esprimerà sul decreto federale concernente il finanziamento e l’ampliamento dell’infrastruttura ferroviaria (FAIF); il decreto prevede la creazione di un nuovo fondo inteso a garantire sufficienti investimenti nell’esercizio e nella manutenzione, l’aumento della sicurezza e un ampliamento sensato della rete ferroviaria. Il Consiglio federale raccomanda di approvare il decreto. Una rete ferroviaria efficiente è nell’interesse tanto della popolazione quanto dell’economia, ha dichiarato oggi Doris Leuthard, capo del DATEC, illustrando la posizione del Consiglio federale.

La Svizzera dispone attualmente di una rete ferroviaria efficiente che tuttavia, in ragione della forte sollecitazione, raggiunge i suoi limiti di capacità. Consiglio federale e Parlamento hanno pertanto deciso di realizzare maggiori investimenti nell'infrastruttura ferroviaria: binari, gallerie, ponti, marciapiedi, linee di alimentazione, altre costruzioni e impianti vanno potenziati e la loro manutenzione va migliorata. A tale scopo è prevista l'istituzione, a livello costituzionale, di un nuovo fondo a tempo indeterminato, il Fondo per l'infrastruttura ferroviaria (FinFer), al quale si farà capo sia per finanziare l'esercizio e la manutenzione sia l'ampliamento delle opere. Sarà così possibile coordinare meglio e, a lungo termine, porre su una base sicura gli investimenti. Il nuovo fondo sarà alimentato dai mezzi finora destinati all'infrastruttura ferroviaria e da mezzi aggiuntivi, coperti da Confederazione, Cantoni, imprese ferroviarie e utenti.

Il nuovo fondo crea le basi per il graduale ampliamento dell'infrastruttura ferroviaria. La prima fase decisa dal Parlamento, i cui costi si elevano a 6,4 miliardi di franchi, consentirà di migliorare l'offerta ferroviaria entro il 2025. Grazie a questi investimenti, su molte tratte potranno essere offerti collegamenti ogni mezz'ora e nelle zone urbane ogni quarto d'ora; anche le regioni turistiche saranno collegate meglio. Inoltre, su un maggior numero di tratte potranno circolare treni più lunghi e carrozze a due piani. Le capacità del trasporto merci su rotaia verranno potenziate, i collegamenti saranno non solo più affidabili ma anche più rapidi. "Gli investimenti saranno paganti", ha sottolineato la Consigliera federale Doris Leuthard. "Una rete ferroviaria efficiente è nell‘interesse della popolazione e dell'economia. Collegamenti di trasporto sicuri e funzionanti rappresentano un punto di forza per la Svizzera: gli utenti possono beneficiare di maggiori collegamenti, all'economia vengono garantite capacità per il trasporto di merci e i Cantoni vedono aumentare l'attrattiva della loro piazza economica." 

Il progetto FAIF consentirà di far fronte al persistente aumento di traffico: dal 1998 a questa parte il traffico viaggiatori su rotaia è cresciuto del 60 per cento; anche nel traffico transalpino per ferrovia si registra un aumento notevole delle merci trasportate (da 19,3 a 23,8 milioni di tonnellate/anno). Per gestire adeguatamente la mobilità in costante aumento, occorre ampliare l'offerta. Stando alle proiezioni dell'Ufficio federale di statistica, entro il 2030 il traffico viaggiatori e merci cresceranno rispettivamente del 60 e del 70 per cento. Le misure di ampliamento previste nel quadro del progetto FABI serviranno a eliminare i colli di bottiglia sulla rete e nelle stazioni ferroviarie: l'aumento delle capacità, oltre a buoni collegamenti e coincidenze, saranno considerati prioritari rispetto a tempi di percorrenza più brevi.  

La prima fase di ampliamento, con investimenti pari a 6,4 miliardi di franchi entro il 2025, fa parte del programma di sviluppo strategico (PROSSIF) che comprende i progetti ferroviari previsti fino al 2050 attribuendo loro un chiaro ordine di priorità. Spetterà di volta in volta al Parlamento decidere delle singole fasi di ampliamento. Le decisioni sulle fasi successive saranno prese ogni quattro-otto anni.

Il decreto federale concernente il finanziamento e l'ampliamento dell'infrastruttura ferroviaria è un controprogetto diretto all'iniziativa popolare "Per i trasporti pubblici", nel frattempo ritirata. Il nuovo fondo sostituirà l'attuale Fondo per i grandi progetti ferroviari (Fondo FTP). Per poterlo iscrivere nella Costituzione federale, è necessaria l'approvazione di popolo e Cantoni.


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