Uno studio analizza l'avvio della partecipazione regionale nella procedura di selezione dei siti per depositi in strati geologici profondi

Berna, 03.02.2014 - Gli interessi e le esigenze delle regioni interessate devono essere presi in considerazione nell'ambito della procedura di selezione dei siti per depositi in strati geologici profondi in Svizzera. A questo scopo nella tappa 1 della procedura di selezione, l'Ufficio federale dell'energia (UFE), in collaborazione con le regioni e i Cantoni, ha stabilito come strutturare la partecipazione regionale mediante i cosiddetti organismi partecipativi. Questi organismi sono composti da rappresentanti di Comuni, organizzazioni e popolazione interessati. Lo studio "Aufbau der regionalen Partizipation im Sachplanverfahren zur Standortsuche von geologischen Tiefenlagern – Umsetzung und Erfahrungen", realizzato dalla società Planval su incarico dell'UFE, documenta il processo di avvio della partecipazione regionale, riassume i principali risultati sotto forma di "Lessons Learned" e formula delle raccomandazioni.

La partecipazione regionale è stata avviata tra il 2009 e il 2011 in tutte sei le regioni di ubicazione dei depositi in strati geologici profondi (Giura orientale, Giura Sud, Lägern Nord, Südranden, Wellenberg, Zurigo Nordest). Grazie a ciò, oggi più di 500 parti interessate hanno la possibilità di partecipare alla procedura di selezione, ad esempio per quanto concerne la collocazione dell'impianto di superficie. Si tratta di una partecipazione la cui portata è senza precedenti, sia sul piano nazionale che internazionale. Allo scopo di fissare le conoscenze acquisite in relazione all'avvio della partecipazione regionale, tanto per la procedura attualmente in corso, quanto a vantaggio di progetti futuri, l'UFR ha incaricato la Planval di esaminare il processo di avvio.

Dalla sua analisi la Planval trae tra l'altro le seguenti conclusioni:

  • Processi e concezione: la struttura organizzativa degli organismi partecipativi proposta dall'UFE nella concezione della partecipazione regionale è stata ampiamente accettata nella maggior parte delle regioni. I processi con coinvolgimento degli start team (delegazioni dei Comuni delle regioni di ubicazione) e dei moderatori ha dato buoni risultati.
  • Direttive e flessibilità: alcuni start team avrebbero auspicato maggiore margine di manovra per le proprie idee, altri invece hanno lamentato la mancanza di direttive concrete da parte dell'UFE. Per ottenere il consenso delle parti coinvolte, era importante che le regioni disponessero di una certa libertà di manovra nell'attuare la procedura.
  • Ricerca di membri: tutte le regioni sono riuscite a istituire un organismo partecipativo, malgrado la difficoltà riscontrata nel motivare le persone a partecipare.
  • Composizione delle Conferenze regionali: mentre nella maggior parte dei casi si è  riusciti a rendere partecipi diverse associazioni, organizzazioni, partiti e privati favorevoli o contrari a un deposito in strati geologici profondi, non è stato affatto semplice coinvolgere le parti i cui interessi sono in genere debolmente rappresentati, come donne, giovani, ecc.
  • Possibilità e limiti della partecipazione: la consapevolezza da parte degli start team e della popolazione del fatto che la partecipazione non equivale al consenso per un deposito in strati geologici profondi nella regione è stata determinante. Secondo gli autori dello studio è di fondamentale importanza indicare in quale contesto la partecipazione può esplicare i suoi effetti.
  • Dispendio di lavoro: inizialmente l'UFE ha sottovalutato il dispendio di lavoro  necessario per l'avvio della partecipazione regionale. Ai politici di milizia è stato chiesto in parte un impegno enorme in termini di tempo.

Lo studio si basa sull'analisi di documenti e su interviste con moderatori, membri di start team e rappresentanti dell'UFE. È stato realizzato nel quadro del programma di ricerca Scorie radioattive e rappresenta una prima fase della ricerca di supporto relativa alla partecipazione regionale. Nel corso di una seconda fase la partecipazione sarà valutata a partire dall'istituzione delle Conferenze regionali fino alla fine della tappa 2 della procedura di selezione in corso, con ogni probabilità nel 2016.


Indirizzo cui rivolgere domande

Marianne Zünd, portavoce UFE, tel. 031 322 56 75
Simone Brander, responsabile del programma di ricerca Scorie radioattive, tel. 031 325 85 57



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Ufficio federale dell'energia
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