Ulteriore sviluppo dell'AI: promozione coordinata per un'integrazione più efficace

Berna, 25.02.2015 - Grazie alle diverse revisioni dell'ultimo decennio, dal 2004 l'assicurazione invalidità è nettamente più efficace nell'integrazione professionale delle persone disabili. Vi è tuttavia una certa necessità d'intervento per i bambini e i giovani con problemi di salute e per le persone affette da malattie psichiche. In quest'ambito occorre migliorare l'accompagnamento e la collaborazione tra gli attori del sistema. Il Consiglio federale ha pertanto discusso le grandi linee per la prossima riforma, ovvero l'ulteriore sviluppo dell'AI, e ha incaricato il Dipartimento federale dell'interno DFI di sottoporgli entro l'autunno un avamprogetto.

Le revisioni della legge sull'AI attuate dal 2004 (4a, 5a e 6a) stanno mostrando i loro effetti: l'AI adempie sempre meglio il suo mandato costituzionale, in particolare applicando il principio «priorità dell'integrazione sulla rendita». Il potenziamento dell'integrazione incide positivamente sul numero delle nuove rendite e sull'effettivo delle rendite e l'AI è sulla buona strada anche per quanto concerne il suo risanamento finanziario e l'estinzione del suo debito.

Le analisi statistiche mostrano tuttavia che le revisioni dell'AI non hanno prodotto gli effetti sperati presso singoli gruppi di persone: il numero delle rendite versate per invalidità psichica è rimasto costante e la diminuzione delle nuove rendite nella fascia d'età tra i 18 e i 24 anni è molto meno significativa che nelle altre. Inoltre, è emersa la necessità di una maggiore connessione tra l'AI e il mondo del lavoro.

Maggiore sostegno per tre gruppi target

Il Consiglio federale ha definito le grandi linee per la prossima riforma dell'AI. L'obiettivo dell'ulteriore sviluppo dell'AI è di fornire un sostegno più tempestivo, più efficiente e più coordinato ai bambini, ai giovani e agli assicurati affetti da malattie psichiche, in modo da migliorarne la situazione e potenziarne l'integrazione. La revisione prevede misure specifiche per i tre gruppi target seguenti.

Bambini affetti da un'infermità congenita riconosciuta o da disturbi dello sviluppo: il vigente elenco delle infermità congenite è ormai superato e verrà quindi aggiornato. Le differenze cantonali andranno ridotte al minimo gestendo meglio i provvedimenti sanitari e si dovranno accelerare le procedure.

Bambini e giovani con disturbi delle abilità scolastiche e disturbi comportamentali e giovani affetti da malattie psichiche: i passaggi dalla scuola alla prima formazione professionale e dalla formazione professionale al mercato del lavoro sono fondamentali. Agli adolescenti e ai giovani adulti dovranno essere forniti consulenza e accompagnamento in funzione dei loro bisogni e a lungo termine, cosa che l'AI potrà fare solo in collaborazione con il sistema sanitario, la scuola e il settore della formazione professionale nonché con i datori di lavoro.

Per aumentare ulteriormente il successo dell'integrazione, le prime formazioni professionali dovranno essere maggiormente orientate verso il libero mercato del lavoro. L'adeguamento delle indennità giornaliere consentirà di potenziare gli incentivi all'integrazione per gli apprendisti e le loro aziende formatrici. La conclusione della formazione verrà sostenuta ampliando i provvedimenti sanitari d'integrazione.

Adulti affetti da malattie psichiche: la consulenza e l'accompagnamento per gli assicurati e i loro datori di lavoro dovranno essere facilmente accessibili, tempestivi e, se necessario, di lunga durata. Inoltre, i provvedimenti d'integrazione andranno applicati con maggiore flessibilità.

Sostegno coordinato a favore delle persone con un potenziale d'integrazione

La revisione mira anche a un migliore coordinamento tra gli attori interessati, in particolare a un maggiore sostegno dei datori di lavoro e a un rafforzamento della collaborazione con i medici. Si prevede inoltre di colmare le lacune nei redditi sostitutivi degli assicurati in determinate situazioni e di riproporre l'introduzione di un modello lineare delle rendite.

L'ulteriore sviluppo dell'AI dovrà essere impostato in modo tale da non incidere sui costi. Singole misure consentiranno di realizzare risparmi, che permetteranno investimenti nel rafforzamento dell'integrazione, al fine di evitare l'insorgenza di un'invalidità tra i giovani adulti e le persone con problemi psichici che presentano un potenziale d'integrazione. Nel medio periodo, questo permetterà anche di sgravare ulteriormente i conti dell'AI.

Il Consiglio federale ha incaricato il DFI di elaborare entro l'autunno del 2015, in base alle presenti grandi linee, un avamprogetto per l'ulteriore sviluppo dell'AI.

Nel documento interlocutorio, il DFI ha informato il Consiglio federale di aver avviato lo sviluppo di una politica nazionale della disabilità che, basandosi sulla legge sui disabili, si prefigge di promuovere ulteriormente l'autonomia e la partecipazione delle persone disabili.


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Stefan Ritler, vicedirettore
Capo dell'Ambito AI
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