Certificato energetico degli edifici: effetti positivi grazie a più trasparenza

Berna, 13.05.2015 - La pubblicazione obbligatoria del Certificato energetico degli edifici potrebbe avere effetti positivi sul numero di risanamenti energetici. A questa conclusione giunge un rapporto dell’Ufficio federale delle abitazioni (UFAB) di cui il Consiglio federale ha preso conoscenza il 13 maggio 2015. L’introduzione di quest’obbligo sarebbe di competenza dei Cantoni.

Il Certificato energetico cantonale degli edifici (CECE) è paragonabile alle etichette energetiche obbligatorie in Svizzera per la vendita di elettrodomestici e automobili. L'elaborazione del CECE è facoltativa, ma sono già numerosi i Cantoni che ne incoraggiano l'uso mediante contributi. Secondo il rapporto, se il CECE diventasse obbligatorio, in determinati casi potrebbe far aumentare il numero di risanamenti energetici. Ciò interesserebbe innanzitutto il mercato della locazione e i passaggi di proprietà degli immobili ad uso abitativo. Viceversa, le conseguenze di un obbligo di esibire i CECE elaborati soltanto a titolo facoltativo sarebbero modeste, tenuto conto della diffusione ancora limitata dei certificati (2 % circa degli edifici abitativi).

Se fosse obbligatorio esibire il CECE l'acquirente otterrebbe informazioni esaurienti sull'efficienza energetica dell'involucro dell'edificio e sul fabbisogno energetico. Con la variante «CECE Plus», in più, riceverebbe una consulenza, sotto forma di rapporto, con proposte di provvedimenti per aumentare l'efficienza energetica. Tali informazioni, importanti per chi decide di fare un investimento di questo tipo, possono rivelarsi decisive per procedere a un risanamento energetico dell'edificio. Una maggior trasparenza grazie al CECE può tradursi in un maggior numero di risanamenti anche nel settore della locazione.

L'obbligo di esibire un CECE al momento del passaggio di proprietà o del cambio di locatari andrebbe disciplinato nella legislazione sull'energia e ricade nella competenza dei Cantoni. Già oggi gli Stati membri dell'Unione europea (UE) dispongono di prescrizioni simili per la vendita o la locazione di immobili.


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