Divieto per carri merci rumorosi: UFT e FFS discutono l'attuazione con il settore

Berna, 25.06.2015 - Il Parlamento ha emanato nuovi valori limite per le emissioni foniche della ferro-via con effetto dal 2020, proibendo di fatto il transito di vagoni merci rumorosi sulla rete ferroviaria svizzera. Mercoledì l'Ufficio federale dei trasporti (UFT) e le Ferrovie federali svizzere (FFS) hanno discusso con rappresentanti svizzeri ed europei del settore le sfide che ne derivano e come affrontarle. Una buona pro-tezione delle persone esposte al rumore causato dai treni contribuisce a creare il consenso necessario per la realizzazione di progetti ferroviari.

La Confederazione intende proteggere la popolazione dagli effetti negativi delle emissioni sonore della ferrovia. Entro il 2015 sarà completato il relativo risanamento del materiale rotabile svizzero. I luoghi particolarmente esposti sono inoltre stati muniti di pareti fonoassorbenti e di finestre insonorizzate. Nel 2013 il Parlamento ha deciso che dal 2020 le prescrizioni sul rumore vigenti per i nuovi carri saranno vincolanti anche per i vagoni già in servizio. La decisione, che vieta di fatto la circolazione di treni merci rumorosi sulla rete ferroviaria svizzera, interesserà le ferrovie estere e i detentori di carri esteri.

L'UFT e le FFS si sono perciò incontrati mercoledì a Berna con circa 70 rappresen-tanti del settore e di altri organismi interessati. L'incontro era incentrato sul transito nel corridoio europeo per il traffico merci Reno - Alpi, che conduce da Rotterdam e Anversa a Genova passando per la Svizzera. Il divieto di circolazione previsto dal 2020 per i carri merci rumorosi porrà le ferrovie, i detentori dei vagoni e il mondo poli-tico dei Paesi attraversati dal corridoio davanti a molteplici sfide. L'UFT e le FFS, consapevoli di tali sfide, intendono contribuire a trovare delle soluzioni. Nell'incontro si è ad esempio discusso della questione se le officine dispongano di capacità suf-ficienti per risanare i carri e come il settore potrà sostenere l'aumento dei costi d'e-sercizio e di manutenzione.

L'UFT e le FFS hanno ricordato ai partecipanti i vantaggi della programmata riduzione del rumore causato dalla ferrovia: quanto più è protetta dalle emissioni foniche, tanto più la popolazione è disposta ad accettare il costante aumento del traffico ferroviario. Nell'UE stessa e in diversi Stati membri dell'UE si progetta di inasprire le prescrizioni sul rumore provocato dai carri merci. L'UFT si propone di coordinare al meglio la procedura con l'UE e i Paesi attraversati dal corridoio. Già oggi diversi di questi Paesi prevedono prezzi delle tracce differenziati in base alle emissioni sonore. Tali differenziazioni costituiscono incentivi finanziari per il risanamento dei carri.

L'UFT e le FFS, preso atto delle conclusioni dell'incontro, si adopereranno per trovare delle soluzioni di concerto con tutte le parti interessate della Svizzera e dell'UE, adottando se del caso ulteriori misure perché la riduzione del rumore prevista dal 2020 possa essere attuata di comune accordo.


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