Obbligo generale di dichiarazione per eliminare l’elettricità grigia

Berna, 13.01.2016 - In data odierna il Consiglio federale ha approvato il rapporto “Etichettatura dell’elettricità: obbligo generale di dichiarazione con garanzie di origine”. Nel rapporto si giunge alla conclusione che è possibile introdurre, con un onere piuttosto esiguo, un obbligo di dichiarazione generale che consentirebbe di aumentare la trasparenza nel settore e di semplificare l’attuazione della normativa relativa all’etichettatura dell’elettricità. Il rapporto è stato redatto in adempimento del postulato 13.4182 del 12 dicembre 2013 della Consigliera agli Stati Verena Diener Lenz "La trasparenza come base per una competitività efficace sul mercato dell'energia elettrica".

Le garanzie di origine (GO) indicano da quale centrale elettrica e fonte di energia proviene l'elettricità fornita. A tal fine viene impiegato un sistema di bilancio. All'atto della produzione dell'energia elettrica è contabilizzata una garanzia di origine che viene poi azzerata nel sistema al momento del consumo. Con questo sistema si garantisce che una determinata qualità di energia non possa essere venduta due volte. In Svizzera i consumatori finali devono essere informati almeno una volta all'anno sulle fonti di energia impiegate per la produzione dell'elettricità consumata e sulla sua origine, ossia se la produzione avviene in Svizzera o all'estero (etichettatura dell'elettricità).

Dal 1° gennaio 2013 deve essere fornita la prova dell'origine e della qualità di tutta la produzione svizzera di energia elettrica proveniente da centrali elettriche con una potenza allacciata superiore a 30 kVA. Inoltre, ai fini dell'etichettatura, al momento della fornitura di elettricità devono essere impiegate tutte le prove esistenti. Tuttavia, in mancanza di prove, poiché l'elettricità è stata acquistata sul mercato internazionale, è possibile dichiarare che essa proviene da "vettori energetici non omologabili". Si tratta della cosiddetta "elettricità grigia", che in Svizzera rappresenta in media circa il 13 per cento del consumo complessivo, arrivando in alcuni casi addirittura al 97 per cento (nel 2014 34 aziende di approvvigionamento hanno dichiarato una quota del 97 per cento di vettori energetici non omologabili).

Sulla base del rapporto presentato, il Parlamento potrebbe incaricare il Consiglio federale di elaborare un progetto di attuazione di un obbligo generale di dichiarazione con garanzie di origine per l'elettricità.


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