La Svizzera dovrà affrontare un intenso dialogo sulla politica energetica

Berna, 26.10.2006 - Sicurezza dell’approvvigionamento, efficienza energetica, protezione del clima ed energie rinnovabili come pure competitività dell’approvvigionamento energetico nel contesto internazionale: sono questi i temi centrali di un intenso dialogo politico sull’energia che la Svizzera dovrà condurre in vista di una politica energetica sostenibile e di lungo termine. Nell’ambito del Forum Prospettive energetiche, questo dialogo è stato posto su nuove basi, ma occorrerà portarlo avanti ulteriormente e intensificarlo nei prossimi anni, come ha riferito oggi la presidente del Forum Prospettive energetiche, l’ex Consigliera di Stato Dori Schaer-Born.

Nell’autunno del 2003, l’Ufficio federale dell’energia UFE ha iniziato a elaborare insieme a un gruppo di esperti e a un gruppo di lavoro tecnico-scientifico le prospettive energetiche per il 2035. Il Dipartimento federale dell’ambiente, dei trasporti, dell’energia e delle comunicazioni DATEC e il Consiglio federale analizzeranno i risultati di questi lavori concettuali di prospettiva, che saranno disponibili tra poco, alla fine del 2006/inizio 2007, e fisseranno i principi di una politica energetica di lungo termine e orientata allo sviluppo sostenibile.

I lavori si sono svolti sotto la direzione dell’ex Consigliera di Stato Dori Schaer-Born. L’obiettivo era quello di rilanciare il dibattito su una politica energetica svizzera di lungo termine, coinvolgendo sin dall’inizio del processo gli attori e i gruppi d’interesse della politica, economia, società e ambiente.

Nel corso dell’odierna conferenza stampa, la presidente Schaer-Born ha fatto un bilancio dell’attività quasi triennale del Forum. In un rapporto ha condensato le sue personali considerazioni conclusive scaturite dai dibattiti in seno al Forum, nonché le sue raccomandazioni per una politica energetica capace di riscuotere il consenso della maggioranza. Ecco i punti salienti:

  • Una politica energetica sostenibile necessita di obiettivi vincolanti e di lungo termine, nonché di obiettivi intermedi concreti e verificabili. Le misure devono essere strutturate in modo tale da poter essere adattate in modo flessibile agli sviluppi quadro e al progresso tecnico.
  • L’efficienza energetica deve avere priorità assoluta. Deve essere migliorata in modo sostanziale mediante la creazione di un clima aperto alle innovazioni, stimoli economici e disposizioni giuridiche che dovranno essere introdotte in modo graduale.
  • La quota delle energie rinnovabili dovrà essere aumentata e dovranno essere pienamente impiegate le opportunità di promozione, tanto quelle esistenti che quelle da definire nell’immediato futuro (tra cui la rimunerazione per l’immissione di energia elettrica). Occorrerà promuovere a tappe le diverse energie rinnovabili contraddistinte dal massimo potenziale quanto a economicità ed efficacia.
  • Per colmare le lacune che, malgrado le misure destinante ad aumentare l’efficienza energetica e la crescente quota di energie rinnovabili, permangono nell’approvvigionamento in energia, le centrali nucleari esistenti dovranno continuare a funzionare finché la loro sicurezza è garantita. Fino al 2030 e soltanto come tecnologia di transizione dovranno essere impiegati sia gli impianti centrali a gas a ciclo combinato con recupero del calore residuo che gli impianti decentrali di cogenerazione. Considerati gli effetti sul clima, le emissioni di CO2 ulteriormente prodotte dovranno essere quantitativamente limitate e ampliamente compensate.

Rapporto finale della presidente del Forum Prospettive energetiche: prossimamente disponibili all’indirizzo: www.bfe.admin.ch


Indirizzo cui rivolgere domande

Signora Dori Schaer-Born, ex Consigliera di Stato, presidente del Forum Prospettive energetiche, tel. 079 353 57 43



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Ufficio federale dell'energia
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