Seconda tavola rotonda sulla lotta alla violenza nello sport e sulla sicurezza durante le manifestazioni sportive

Berna, 27.06.2007 - Su invito del Consigliere federale Samuel Schmid, capo del Dipartimento federale della difesa, della protezione della popolazione e dello sport (DDPS), si sono riuniti oggi a Berna, nel quadro della seconda tavola rotonda sulla lotta alla violenza nello sport, rappresentanti di Swiss Olympic, delle federazioni sportive e delle leghe calcio, della Confederazione e dei Cantoni. Al centro delle discussioni, gli esiti delle misure decise in gennaio. Il Consigliere federale Samuel Schmid ha tratto un bilancio positivo sulle attività sinora svolte.

Samuel Schmid si è in particolare felicitato per l'intensa collaborazione tra i settori interessati e per il pacchetto globale di misure elaborato in stretta concertazione. L'insieme di provvedimenti, nel quale sono confluite in ugual misura sia le esigenze di prevenzione sia considerazioni in materia di repressione, entra ora nella fase di realizzazione. Come sottolineato dal Consigliere federale Samuel Schmid, «non siamo ancora giunti al traguardo». Per tagliare il traguardo auspicato, i rappresentanti delle istituzioni interessate hanno elaborato congiuntamente una serie di obiettivi per una maggiore sicurezza nelle aree in cui si svolgono manifestazioni sportive e nelle immediate vicinanze. L'incontro odierno ha fatto seguito alla tavola rotonda del 29 gennaio 2007, in occasione della quale era stato emanato il Proclama dello sport svizzero per la lotta alla violenza durante le manifestazioni sportive. Sulla base degli ambiti di sviluppo definiti nel Proclama, la Commissione della sicurezza di Swiss Olympic ha elaborato, unitamente a periti sportivi e a esperti di questioni di sicurezza, un dettagliato piano di azione comprendente misure che hanno già potuto essere realizzate e una serie di provvedimenti che saranno concretizzati a breve e a medio termine. La pianificazione e la realizzazione dei singoli progetti incombono alle diverse organizzazioni partner. Il prossimo bilancio sullo stato dei lavori è previsto per inizio dicembre. Marc-André Giger, CEO di Swiss Olympic, ha ricordato che «la sicurezza durante le manifestazioni sportive è una problematica che ci concerne tutti. Nell'ambito di questa concertazione abbiamo fatto in modo che tutti i settori interessati lavorino in cordata a lungo termine».

Elementi chiave
Il Proclama ha delineato il quadro d'azione per le attività di prevenzione nel corso dei prossimi anni. In vista, in particolare, dell'imminente svolgimento di Euro 08, il piano di misure elaborato sulla base del Proclama costituisce, come fatto notare dal Consigliere federale Samuel Schmid, una tappa determinante per uno svolgimento coronato da successo dei Campionati europei di calcio nel nostro Paese. L'odierna tavola rotonda ha discusso i settori tematici seguenti:

Programma di concretizzazione «LMSI I» (Legge federale sulle misure per la salvaguardia della sicurezza interna)
Il programma di concretizzazione copre tutti gli aspetti quotidiani delle manifestazioni sportive e prevede misure quali l'esclusione da determinati settori degli stadi, il divieto di recarsi all'estero, l'obbligo di notifica e provvedimenti di detenzione di polizia. L'odierna tavola rotonda ha stabilito all'unanimità che le misure concepite nel quadro della LMIS dovranno essere proseguite senza modifica alcuna e garantite mediante una chiara e duratura base giuridica anche oltre l'orizzonte temporale della fine del 2009.

Divieto di ingresso agli stadi e sicurezza degli stadi
I primi risultati del periodo di collaudo della banca dati centralizzata sulla tifoseria violenta «HOOGAN» sono incoraggianti. L'obiettivo è far sì che la banca dati HOOGAN sia completamente operativa entro la fine del 2007 (accessibilità per tutti gli utenti interessati e integrazione di tutte le pertinenti raccolte di dati).
I processi volti a un'applicazione unitaria del divieto di accesso agli stadi per mezzo della banca dati HOOGAN e i programmi di sicurezza destinati alle leghe professionali di calcio e hockey su ghiaccio devono essere ulteriormente concretizzati e standardizzati.

Misure di formazione e perfezionamento
I partecipanti alla tavola rotonda hanno preso atto con soddisfazione dell'ancora maggiore spazio di cui godranno in futuro i moduli formativi concernenti la violenza e la prevenzione della violenza nel quadro dell'istruzione e del perfezionamento degli allenatori e dei monitori di Gioventù + Sport. Le federazioni sportive hanno nel frattempo sviluppato programmi di formazione e di perfezionamento focalizzati sulle tematiche del rispetto, del fair-play e della prevenzione. Nel quadro delle federazioni sportive dovrà tuttavia essere ulteriormente accentuato l'aspetto specifico della prevenzione della violenza.

Lavoro con le tifoserie
Il lavoro con le tifoserie dovrà aver luogo parallelamente in diversi ambiti tra loro interattivi − ad opera di operatori sociopedagogici, dei corpi di polizia e delle stesse società di calcio − per raggiungere sia le tifoserie organizzate (società e federazioni) sia i tifosi non organizzati. Tra gli obiettivi determinanti figurano il coinvolgimento dei tifosi in un dialogo aperto e la creazione di un effetto di emulazione nel fair-play proveniente direttamente dai campi di gioco: per realizzare gli obiettivi del lavoro con le tifoserie è dunque necessario il contributo degli stessi giocatori e dei loro allenatori. Al riguardo si stanno già raccogliendo i primi risultati, che saranno ora oggetto di valutazione, ulteriori approfondimenti e concretizzazioni in collaborazione con i responsabili di settore.

Identificazione e controlli di accesso

I tifosi violenti non devono continuare a beneficiare dell'anonimato. Un importante progresso in questo ambito è segnato dal collaudo di sistemi biometrici di riconoscimento del volto attualmente in corso negli stadi. In caso di esito positivo dei test si darà il via alla realizzazione di questo progetto di misura. L'identificazione dei violenti è un presupposto essenziale per la riuscita delle misure di divieto di accesso agli stadi.

Abuso di sostanze alcoliche

Negli stadi svizzeri deve aver luogo un'efficace prevenzione dell'abuso di sostanze alcoliche. Sono in fase di verifica misure quali l'espulsione sistematica di persone in stato di grave ebrietà, la creazione di alternative all'alcol (mediante una corrispondente politica dei prezzi e la vendita di birra a basso tenore alcolico), il miglioramento delle condizioni quadro (protezione della gioventù, formazione del personale addetto alla vendita) nonché una limitazione provvisoria della vendita di sostanze alcoliche in occasione delle partite ad alto rischio.

I partecipanti alla tavola rotonda – in qualità di rappresentanti della Confederazione, dei Cantoni, di Swiss Olympic, delle federazioni sportive e delle leghe – si sono impegnati ad assumersi pienamente le rispettive responsabilità, a concretizzare le misure stabilite e a verificarne la realizzazione.


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Béatrice Wertli
Responsabile della comunicazione dell'Ufficio federale dello sport (UFSPO)
076 319 30 47

Claudia Imhasly
Responsabile dei media e dell'informazione di Swiss Olympic
079 701 17 01


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