Moritz Leuenberger invita a trattative senza condizioni sul futuro delle Officine FFS di Bellinzona

Berna, 19.03.2008 - Durante il dibattito urgente su FFS Cargo tenutosi oggi al Consiglio nazionale, il Consigliere federale Moritz Leuenberger ha chiesto con insistenza l’avvio di trattative volte a trovare soluzioni per le Officine di Bellinzona. Il Consigliere federale ha assicurato che le FFS parteciperanno alle trattative in maniera aperta, senza soluzioni preconcette. Moritz Leuenberger ha altresì chiesto agli scioperanti di rispettare il contratto collettivo di lavoro e di riprendere le attività lavorative. Il Consigliere federale ha pure respinto con fermezza le accuse secondo cui la Confederazione non ha svolto i compiti di vigilanza sulle FFS che le competono.

“Il Consiglio federale capisce la delusione e l’indignazione degli impiegati della FFS Cargo dovute alle pesanti misure di ristrutturazione annunciate dal Consiglio di amministrazione delle FFS”, ha dichiarato il Ministro dei trasporti Moritz Leuenberger davanti al Consiglio nazionale. Con le loro iniziative, gli operai di Bellinzona hanno dato prova di coraggio, così da ottenere la solidarietà di un’intera regione. Ora, però, è tempo di rispettare nuovamente le garanzie offerte dal contratto collettivo; bisogna evitare di aggravare la situazione con il confronto e sedersi al tavolo delle trattative per risolvere i conflitti. Il Consigliere federale Leuenberger ha poi chiesto agli scioperanti di accettare la proposta di dialogo delle FFS e di partecipare alla tavola rotonda. Il Ministro ha inoltre assicurato che le FFS non pongono alcuna condizione preliminare. 

Leuenberger si rende garante di un dialogo aperto e corretto 

Moritz Leuenberger ha garantito che le FFS sono disposte a prendere in considerazione alternative e ad esaminare seriamente nuove strategie. Il Dipartimento federale dell’ambiente, dei trasporti, dell’energia e delle comunicazioni (DATEC) ha assicurato che il dialogo verrà condotto in maniera aperta e trasparente. ”Le trattative sono l’unica soluzione: da qui non si scappa”, ha sottolineato Leuenberger.Se il conflitto si inasprisce, ci saranno solo perdenti e sarà compromessa la fama di impresa sicura delle FFS. Il Consigliere federale si è quindi rivolto anche ai politici del Cantone Ticino e ai sindacati, chiedendo loro di assumersi la propria responsabilità politica, nell’interesse del Paese e al fine di calmare gli animi:

”C’è tempo per ogni cosa. C’è un tempo per la lotta e l’opposizione e c’è un tempo per ritornare al lavoro“, ha poi chiosato il Ministro. 

Le FFS e le autorità devono cercare soluzioni anche per Friburgo 

Moritz Leuenberger ha mostrato comprensione anche per la delusione dei dipendenti del Centro di Servizi di FFS Cargo a Friburgo e delle locali autorità politiche, che dieci anni or sono, si erano impegnate, non da ultimo finanziariamente, a favore del mantenimento dei posti di lavoro. Egli ha confermato che la direzione delle FFS continuerà il dialogo con le autorità friburghesi, affinché anche in quel caso si possano trovare soluzioni accettabili. 

La ristrutturazione di FFS Cargo è inevitabile 

La situazione finanziaria di FFS Cargo è critica al punto tale da rendere inevitabile il suo risanamento, ha proseguito il capo del DATEC. Rinunciare alle misure di risanamento significherebbe mettere in forse il futuro di tutta l’azienda. E’ vero che le misure ora annunciate avrebbero potuto essere avviate già da tempo se la situazione finanziaria di FFS Cargo fosse stata analizzata tempestivamente e in maniera realistica. Ciò non toglie che le sovracapacità nel campo della manutenzione e dell’amministrazione vanno ora ridotte. Solo così FFS Cargo potrà essere un’azienda competitiva, pronta per eventuali future cooperazioni e partecipazioni. 

La Confederazione ha sempre svolto il proprio mandato di vigilanza 

Moritz Leuenberger ha respinto fermamente il rimprovero secondo cui la Confederazione non avrebbe svolto in modo sufficiente il proprio ruolo di vigilanza sulle FFS. Il Consiglio federale ha sempre guidato l’azienda, divenuta autonoma, sulla base di precisi obiettivi politici e tramite convenzioni sulle prestazioni. Il Collegio aveva chiesto alle FFS di presentare un bilancio in attivo nel 2005, obiettivo allora ritenuto realistico dal Consiglio di amministrazione (CdA). Constatato che il traguardo non era stato raggiunto, il DATEC e il Dipartimento federale delle finanze (DFF) avevano chiesto al Consiglio di amministrazione delle FFS di adottare dei provvedimenti, cosa che in seguito è avvenuta. D’intesa con il CdA, i risultati positivi erano stati integrati negli obiettivi strategici per il 2007.

Quando, nell’agosto 2007, si andava delineando un inaspettato andamento negativo degli affari, il DATEC e il DFF hanno chiesto al CdA informazioni dettagliate circa i motivi per cui si era giunti a tale situazione insoddisfacente sul piano finanziario, le misure da adottare e le conclusioni che andavano dedotte allo scopo di migliorare la conduzione di FFS Cargo. Non appena in possesso di questi dati, la Confederazione riesaminerà il proprio ruolo di proprietario, traendo le debite conseguenze. Anche la Confederazione è del resto disposta ad individuare gli errori commessi, ha concluso Leuenberger.


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