Ratificate le Convenzioni UNESCO sulla diversità culturale e sul patrimonio culturale immateriale

Berna, 16.07.2008 - La Svizzera ha ratificato la Convenzione sulla protezione e la promozione della diversità delle espressioni culturali e la Convenzione per la salvaguardia del patrimonio culturale immateriale. Essendo scaduto inutilizzato il termine referendario il 10 luglio scorso, l’ambasciatore Ernst Iten, delegato permanente della Svizzera all’UNESCO, ha consegnato al direttore generale dell’UNESCO Koïchiro Matsuura i relativi documenti. I lavori preliminari in vista dell’attuazione delle due Convenzioni sono già stati avviati.

Il 20 marzo scorso il Parlamento aveva approvato a larga maggioranza la Convenzione sulla protezione e la promozione della diversità delle espressioni culturali e la Convenzione per la salvaguardia del patrimonio culturale immateriale. La decisione era subordinata al referendum facoltativo. Essendo scaduto inutilizzato il 10 luglio scorso il termine referendario, il Consiglio federale ha depositato oggi i documenti di ratifica presso la sede dell’UNESCO a Parigi. Fra tre mesi, il 16 ottobre 2008, la Svizzera sarà Stato contraente a tutti gli effetti.

  • La Convenzione dell’UNESCO sulla protezione e la promozione della diversità delle espressioni culturali, adottata dall’UNESCO nel 2005, crea una base di diritto internazionale vincolante in favore della diversità culturale. La Convenzione riconosce la specificità delle attività, dei beni e dei servizi culturali quali portatori d’identità, di valori e di significato e conferma il diritto sovrano degli Stati di formulare e attuare proprie politiche culturali.
  • La Convenzione per la salvaguardia del patrimonio culturale immateriale del 2003 mira a tutelare e promuovere il patrimonio culturale vivente, trasmesso di generazione in generazione, e ad accrescere la consapevolezza della sua importanza. Gli Stati contraenti sono sollecitati a elaborare, a livello nazionale e nell’ambito della collaborazione internazionale, condizioni proficue all’attuazione e alla mediazione delle espressioni culturali tradizionali e studiare le espressioni culturali tradizionali quali la musica, il teatro, la mitologia, la danza e l’artigianato.

I lavori preliminari per l’attuazione delle due Convenzioni sono già stati avviati. In stretta collaborazione con la Commissione svizzera per l’UNESCO, le autorità cantonali e gli attori del patrimonio culturale vivente, l’Ufficio federale della cultura sta definendo gli estremi per un futuro inventario svizzero del patrimonio culturale immateriale. L’inventariazione, che dovrebbe essere avviata nel 2009, rappresenta la base per eventuali misure statali e consente la conservazione e promozione finalizzata di singoli elementi di questo patrimonio.

 


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David Vitali, Stato maggiore direzione / Affari internazionali, Ufficio federale della cultura, tel. +41 31 / 325 70 19


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