Dimoranti annuali e temporanei: il Consiglio federale fissa i contingenti

Berna, 12.12.2008 - Oggi il Consiglio federale ha liberato i contingenti 2009 per la manodopera qualificata proveniente da Stati non membri dell'UE/AELS. I contingenti attuali scadono alla fine del 2008. Come per l'anno in corso, nel 2009 sono previste 4 000 unità di contingente per permessi di dimora e 7 000 per permessi di breve durata. Il numero dei permessi di dimora e di breve durata per lavoratori provenienti da Stati terzi è limitato in virtù della legge federale sugli stranieri (LStr).

Considerata la spiccata dimensione internazionale della propria economia, la Svizzera necessita di un congruo numero di specialisti provenienti da Stati non membri dell'UE/AELS. Grazie ai contingenti liberati in data odierna, l'economia del nostro Paese potrà disporre di un numero sufficiente di permessi per manodopera qualificata.

Il Consiglio federale ha inoltre deciso di continuare a liberare i contingenti anticipati nel quadro dell'estensione della libera circolazione delle persone alla Bulgaria e alla Romania fino all'entrata in vigore dell'accordo con i due Stati, ma al massimo fino alla fine del 2009. Come fu il caso in vista dell'estensione della libera circolazione delle persone ai dieci Stati dell'Europa orientale che hanno aderito all'UE nel 2004, la Svizzera concede anche ai cittadini della Romania e della Bulgaria contingenti anticipati autonomi. Le condizioni da adempire per ottenere un permesso nel quadro di tali contingenti corrispondono a quelle applicate ai cittadini di Stati terzi. Fino all'entrata in vigore dell'accordo sulla libera circolazione delle persone con la Bulgaria e la Romania, questi due Paesi disporranno complessivamente di 282 permessi di dimora e 1 006 permessi annuali di breve durata.

È inoltre stato deciso di modificare l'ordinanza sull'ammissione, il soggiorno e l'attività lucrativa (OASA). I cittadini di Stati terzi che hanno conseguito gli studi in Svizzera vanno ad esempio ammessi sul mercato del lavoro anche per motivi economici, e non prettamente scientifici, purché il fabbisogno sia dimostrato.

In vista dell'entrata in vigore di Schengen verrà inoltre adeguata l'ordinanza concernente l'entrata e il rilascio del visto (OEV).


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