Testa di marmo rubata ritorna in Libano passando dalla Svizzera

Berna, 02.02.2009 - In occasione di un controllo dell’origine da parte del commercio di antichità è stato appurato che la testa di marmo era stata rubata nel 1981 in Libano. Il 2 febbraio 2009 il proprietario ha consegnato l’oggetto all’ambasciatore libanese nella sede dell’Ufficio federale della cultura (UFC).

La testa di marmo risalente al terzo secolo avanti Cristo rappresenta un ragazzo greco. Fa parte del reperto archeologico di Eschmun nell’antica Sidone. La testa è un esempio di scultura del tardo periodo classico con una forma delicata. Molto probabilmente si tratta di una statua votiva di un giovane atleta.

Esaminando la provenienza dell’oggetto che gli è stato consegnato per una vendita all’incanto, l’antiquario ha costatato che si trattava di un oggetto rubato. Di conseguenza ha contattato il fornitore e il Servizio specializzato trasferimento internazionale dei beni culturali dell’UFC. Quest’ultimo aveva il compito di controllare se gli obblighi di diligenza erano stati soddisfatti, fatto che ha potuto confermare sulla base dei controlli effettuati. In seguito è stato possibile concordare la restituzione dell’oggetto rubato al Paese d’origine.

Dall’entrata in vigore il 1° giugno 2005 della legge federale sul trasferimento internazionale dei beni culturali (LTBC), al momento del trasferimento di beni culturali vengono applicati nuovi obblighi di diligenza. Chi trasferisce un bene culturale, deve dapprima accertare che quest’ultimo non sia stato rubato o andato perso contro la volontà del proprietario, come ad esempio nel caso di scavi illeciti. 

Visto che l’antiquario si è attenuto agli obblighi di diligenza, la testa di marmo ha potuto essere identificata come rubata prima della sua vendita. Il trasferimento dell’oggetto rubato sarebbe stato illegale e avrebbe avuto come conseguenza un procedimento penale.


Indirizzo cui rivolgere domande

Benno Widmer, responsabile del Servizio specializzato trasferimento internazionale dei beni culturali, UFC, tel. 031 322 03 25



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Ufficio federale della cultura
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