La prevenzione sismica va intensificata

Berna, 01.04.2009 - La popolazione svizzera non è sufficientemente protetta dai terremoti. Il Consiglio federale ha pertanto deciso di intensificare il programma di misure della Confederazione relativo alla prevenzione sismica e di continuare a sostenere dal punto di vista tecnico i Cantoni, i Comuni e i privati.

Il rischio sismico in Svizzera è considerato da moderato a medio. Ciò significa che in Svizzera possono verificarsi forti sismi ma con una frequenza nettamente inferiore rispetto alle regioni considerate ad alto rischio quali la Turchia. Data la densità demografica e la presenza di beni di elevato valore sul territorio, in Svizzera i terremoti rappresentano il potenziale di danno più elevato tra i pericoli naturali. Sul lungo periodo, il rischio sismico può essere paragonato al pericolo di piene.

Fortunatamente, è da alcuni decenni che la Svizzera non viene colpita da forti terremoti. Le conoscenze sui terremoti storici in Svizzera e le esperienze ricavate da ripetuti eventi sismici di grande intensità verificatisi in tutto il mondo fanno tuttavia capire quanto sia importante ridurre la vulnerabilità delle costruzioni e delle infrastrutture.

Da dicembre 2000 la Confederazione sta attuando un programma di misure per la prevenzione sismica (cfr. riquadro). Il Consiglio federale ha oggi approvato un rapporto del DATEC sui provvedimenti finora adottati e i provvedimenti da realizzare per il periodo 2009-2012.

Promuovere la prevenzione sismica

In qualità di autorità edilizie e di committenti, i Cantoni, i Comuni e i privati devono assumersi una maggiore responsabilità. Le esperienze dimostrano che in assenza di regolamentazioni chiaramente definite, di norme adeguate e di accurati controlli, la sicurezza sismica viene spesso trascurata. La maggior parte dei Cantoni controlla oggi la sicurezza sismica dei propri edifici più importanti ed esige che vengano applicate le norme antisismiche per i progetti edilizi cantonali. Nel caso di progetti edilizi privati, invece, solo i Cantoni Basilea Città e Vallese verificano che le norme vengano applicate. Come emerge da una serie di studi, è probabile che in molti casi nei progetti edilizi di privati e Comuni la sicurezza sismica venga ancora troppo raramente considerata.

In questo contesto, la Confederazione deve continuare a svolgere e a intensificare il suo ruolo di promotore e coordinatore della prevenzione sismica. Questo significa soprattutto che deve fungere da modello e sostenere sistematicamente le attività cantonali, comunali e private. Preparando e diffondendo informazioni, basi e strumenti, mira a sensibilizzare le persone interessate e a promuovere in questo modo delle misure preventive.

Protezione delle infrastrutture

È particolarmente importante proteggere le infrastrutture che dopo un terremoto sono fondamentali nella fase di salvataggio e di emergenza  (per es. ospedali, sistemi di comunicazione essenziali e vie di comunicazione) nonché le infrastrutture il cui danneggiamento ha conseguenze particolarmente rilevanti (per es. approvvigionamento elettrico). Tutte le infrastrutture devono inoltre essere sufficientemente protette al fine di ridurre al minimo i danni e le interruzioni delle attività. La Confederazione adotta una serie di misure volte a rilevare e a migliorare la sicurezza sismica delle infrastrutture nella sua sfera di competenza.

La maggior parte delle infrastrutture esistenti in Svizzera (fatta eccezione per le dighe e per le centrali nucleari) è stata progettata e costruita senza tener conto o tenendo conto in maniera insufficiente del rischio sismico. Sarà perciò necessario verificarne la resistenza ai terremoti. Per la protezione di ponti ed edifici sussistono obiettivi e prescrizioni che si rifanno alle norme della Società Svizzera degli Ingegneri e Architetti (sia). Per altri elementi infrastrutturali quali trasformatori, serbatoi verticali, condutture o apparecchi mancano ancora in larga misura degli obiettivi di protezione applicabili nella pratica nonché possibili soluzioni tecniche ed edilizie. Colmare questa lacuna sarà uno dei punti centrali del programma di misure della Confederazione per il periodo compreso tra il 2009 e il 2012.

 

RIQUADRO
Il programma di misure della Confederazione per la prevenzione sismica

Per ora manca una base giuridica che consenta alla Confederazione di applicare una regolamentazione unitaria per la prevenzione dei terremoti. La Confederazione può emanare e applicare norme e misure per la prevenzione sismica nella sua sfera di competenza, ovvero per gli edifici di sua proprietà nonché per gli edifici e gli impianti posti sotto la sua sorveglianza o da essa sovvenzionati. Per il resto, la Confederazione svolge unicamente il ruolo di promotore.

Il programma di misure della Confederazione per la prevenzione sismica può essere riassunto in sette punti cruciali:

  1. Sicurezza sismica di edifici nell'ambito di progetti edilizi. Per le nuove costruzioni la Confederazione richiede e verifica l'applicazione delle norme antisismiche della Società Svizzera degli Ingegneri e Architetti sia. Per gli edifici esistenti valuta la sicurezza sismica nell'ambito di progetti di ristrutturazione e di ammodernamento e dispone le misure necessarie e proporzionali per il miglioramento della resistenza ai terremoti. Ciò vale per gli edifici della Confederazione e per gli edifici la cui costruzione viene approvata o finanziata dalla Confederazione.
  2. Inventario della sicurezza sismica e del miglioramento della resistenza ai terremoti di importanti edifici della Confederazione. Dal 2001 la Confederazione stila un inventario sulla sicurezza sismica di tutti gli edifici più importanti della Confederazione. L'inventario ha l'obiettivo di identificare gli edifici per i quali sussiste un elevato rischio sismico assegnando a essi un'elevata priorità per quanto riguarda l'analisi approfondita e l'eventuale miglioramento della resistenza ai terremoti. Per questi edifici, se le misure volte al miglioramento della resistenza ai terremoti vengono considerate proporzionali, esse vengono effettuate entro l'arco di 20 anni.
  3. Protezione sismica di importanti infrastrutture nella sfera di competenza della Confederazione. La Confederazione sviluppa le basi e gli strumenti di applicazione per valutare la sicurezza sismica e per migliorare la resistenza ai terremoti di importanti infrastrutture nel proprio ambito di competenza e li realizza.
  4. Sicurezza sismica dei beni culturali. La Confederazione sviluppa approcci sistematici per valutare la sicurezza sismica dei beni culturali e li applica ai beni culturali di importanza nazionale.
  5. Piano di intervento della Confederazione in caso di terremoto. La Confederazione elabora piani di intervento in vari ambiti (gestione, preallarme e allarme, localizzazione e soccorsi, assistenza medica, ripristino delle infrastrutture, gestione del traffico, protezione dei beni culturali e coordinamento di aiuti internazionali sul territorio nazionale) e li attua nei suoi programmi di intervento e di emergenza.
  6. Monitoraggio dei terremoti e analisi del rischio. Il monitoraggio dei terremoti e la valutazione del rischio sismico fanno parte dei compiti centrali del Servizio sismologico svizzero (SED) del Politecnico di Zurigo. A questo fine il servizio dispone di due reti di misurazione sismica e di un servizio di picchetto attivo 24 ore su 24 che consente di avvertire le autorità.
  7. Promozione della prevenzione sismica. Tramite misure di sensibilizzazione e di informazione nonché l'elaborazione e la diffusione di basi e di possibili soluzioni, la Confederazione promuove la consapevolezza e la responsabilità dei decisori e della popolazione e sostiene in questo modo la realizzazione di misure preventive.


Indirizzo cui rivolgere domande

Andreas Götz, vicedirettore dell’Ufficio federale dell’ambiente UFAM, tel. 079 475 64 78
Blaise Duvernay, direttore della Centrale per la coordinazione della mitigazione dei sismi, UFAM, tel. 079 226 03 47



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