Modifica dell’ordinanza che istituisce provvedimenti nei confronti della Repubblica popolare democratica di Corea

Berna, 01.07.2009 - Il 1° luglio 2009 il Consiglio federale ha deciso di inasprire l’embargo sul materiale d’armamento nei confronti della Repubblica popolare democratica di Corea. In tal modo la Svizzera applica le sanzioni finanziarie della Risoluzione 1874 del 12 giugno 2009 del Consiglio di sicurezza dell'ONU. La modifica dell'ordinanza entra in vigore il 2 luglio 2009.

Finora l'ordinanza che istituisce provvedimenti nei confronti della Repubblica popolare democratica di Corea prevedeva un divieto di fornitura e acquisizione di armamenti pesanti, quali ad esempio carri armati o elicotteri da combattimento. Con la presente modifica dell'ordinanza, l'embargo è esteso a tutto il materiale d'armamento. Per la vendita e la fornitura di armi di piccolo calibro e di armi leggere in Corea sarà possibile autorizzare eccezioni. A parte poche armi sportive e le relative munizioni, già da anni la Svizzera non fornisce più materiale d'armamento alla Corea del Nord.

La Risoluzione 1874 (2009) include anche una serie di disposizioni giuridicamente non vincolanti, più specificamente nel settore finanziario. In tal modo si dovrebbe evitare che mezzi finanziari finiscano nel programma nordcoreano nucleare o missilistico. Poiché in Svizzera tali sanzioni finanziarie erano finora proibite, il Consiglio federale ha approfittato della modifica dell'ordinanza per precisare le disposizioni corrispondenti. Anche la legge sul materiale bellico vieta la promozione di attività in relazione con le armi di distruzione di massa.

Il Consiglio di sicurezza dell'ONU aveva emanato la Risoluzione 1874 (2009) in risposta al test nucleare nordcoreano del 25 maggio 2009 scorso. L'inasprimento delle sanzioni dovrebbe spingere la Corea del Nord a sospendere il suo programma missilistico e ad abbandonare il suo programma nucleare.


Indirizzo cui rivolgere domande

Roland E. Vock, SECO, tel. +41 (31) 324 07 61



Pubblicato da

Dipartimento federale dell'economia, della formazione e della ricerca
http://www.wbf.admin.ch

https://www.admin.ch/content/gov/it/start/dokumentation/medienmitteilungen.msg-id-27812.html