Consiglio federale: decisa la collaborazione con l’UE nel settore del suolo

Berna, 16.12.2009 - La Svizzera stipula un accordo di collaborazione nel settore del suolo con il Joint Research Center della Commissione europea, Ispra (Italia). È quanto deciso dal Consiglio federale nella sua seduta del 16 dicembre 2009. L’accordo permette uno sviluppo congiunto di metodi di valutazione della qualità e del monitoraggio del suolo.

L'accordo con il Joint Research Center della Commissione Europea, con sede a Ispra (Italia), serve allo scambio di conoscenze e informazioni sul suolo, ad esempio per armonizzare il rilevamento dei dati e per garantire il controllo di qualità. L'accordo permette all'UE e alla Svizzera di gestire con efficienza le risorse e di garantire la comparabilità dei risultati. Di comune interesse è inoltre la ricerca e lo sviluppo di tecniche di modellizzazione e di indicatori nuovi come pure l'analisi di scenari in relazione ai pericoli che più minacciano il suolo, come l'erosione, la compattazione, la perdita di sostanza organica, l'impermeabilizzazione, le frane, l'inquinamento e, infine, la perdita di biodiversità. L'accordo completa la collaborazione già esistente fra la Svizzera e l'UE nell'ambito dell'osservazione ambientale.

La banca dati europea sul suolo

Il Joint Research Center fornisce alla Commissione europea il sostegno scientifico e tecnico per lo sviluppo, l'attuazione e la sorveglianza delle sue diverse politiche settoriali, fra le quali anche quella relativa al suolo. Tale competenza è conferita al Centro europeo di dati sul suolo, che si vuole trasformare in un centro globale di registrazione dei dati e di allestimento delle informazioni sul suolo. Al centro verrà inoltre affidata l'attuazione di accordi ambientali multilaterali come l'UNFCCC (clima), il CBD (biodiversità) e UNCCD (desertificazione). In tal modo si otterrebbe un contributo all'osservazione ambientale globale.


Indirizzo cui rivolgere domande

Georg Karlaganis, capo della divisione Sostanze, suolo, biotecnologia UFAM, tel. 079 415 99 62
Karine Siegwart, divisione Affari internazionali UFAM, tel. 031 322 99 73
Roland von Arx, divisione Sostanze, suolo, biotecnologia UFAM, tel. 031 322 93 37



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