Niente più fiacche ai piedi – grazie a un tipo di calze innovativo

Berna, 07.05.2010 - Ricercatori dell’Empa ed esperti di armasuisse hanno sviluppato un nuovo tipo di calze per ridurre la formazione di fiacche. Le calze prototipo, prodotte con vari tipi di fibra, esercitano un minor attrito su tallone e dita del piede, assorbono il sudore e sono particolarmente confortevoli da indossare. A inizio maggio, presso la caserma di Aarau, sono state sottoposte a una prova di resistenza: per una settimana 60 reclute hanno indossato le calze tutti i giorni durante una marcia. Le calze fanno parte, insieme agli stivali da combattimento, del progetto «Nuove calzature» condotto da armasuisse.

Le dolorose fiacche che si formano dopo le prime marce della scuola reclute sono la cosa più temuta dai novelli soldati. «Mettiti le calze di lana», consiglierà loro qualcuno, mentre altri suggeriranno: «Due paia di calze! Sotto quelle fini e sopra calzerotti di buona qualità!»

Lana, calzerotti e calze fini saranno però presto confrontati a un temibile concorrente, appena scodellato dal laboratorio tessile dell’Empa. Su incarico di armasuisse, centro di competenza della Confederazione per l’acquisto di sistemi e materiali tecnologici complessi, gli scienziati del reparto «Protezione e fisiologia» hanno concepito un nuovo tipo di calze in collaborazione con il fabbricante di calze Rohner. Obiettivo dell’operazione: calze il più possibile confortevoli, evitare la frizione sulla pelle, asportare il sudore il più velocemente possibile dalla pelle e assorbirlo nelle fibre.

Sviluppate in laboratorio per la pratica quotidiana
La scelta tra le varie fibre e i tessuti misti più adatti per le calze ha richiesto non poco tempo. Ora tallone e punta delle calze, punti «nevralgici» per quanto riguarda la formazione delle fiacche, sono fabbricati con fibre speciali, mentre il resto è tessuto con una lana mista che assorbe particolarmente bene l’umidità.

Ma non ci si è limitati a sviluppare tessuti tecnologici. Una volta sviluppato il materiale in laboratorio, le innovative calze sono state testate su un “piede modello” per verificare le loro proprietà una volta indossate. Nel progetto sono cosi confluite anche altre competenze dell’Empa, nel campo della termodinamica, della fisiologia e della tribologia (ossia della scienza che studia l’attrito). Le calze sono state testate non solo sul nuovo modello di “piede traspirante” sviluppato congiuntamente da Empa e armasuisse: gli scienziati hanno fatto marciare, sul tappeto scorrevole della camera climatica, anche veri soldati in tenuta da combattimento.

Per conoscere al meglio il comportamento del materiale durante la marcia, i ricercatori hanno della Technische Universität di Chemnitz hanno anche analizzato la biomeccanica degli stivali da combattimento. Nel caso ideale, infatti, gli stivali producono sulle calze la pressione necessaria affinché l’umidità possa essere penetrare nelle fibre nel migliore dei modi. Stivali e calze formano allora un sistema ottimale per il trasporto dell’umidità. Risultato per chi li utilizza: le calze provocano meno attrito, trasportano più velocemente il sudore dai punti sensibili della pelle e sono piacevolmente confortevoli da indossare.

Prova del fuoco: calze sottoposte al «test alla cieca»
Nella prova sul campo si è quindi verificato se l’innovativo concetto di calza proteggesse effettivamente anche le reclute dalle fiacche. A inizio maggio, nella caserma di Aarau, 60 reclute hanno ricevuto un paio di stivali e dieci calze scompagnate, che dovevano indossare per cinque giorni in un luogo d’impiego preciso. Tra le dieci calze ve ne erano di tre diversi tipi. Onde disporre di risultati il più possibile oggettivi, le reclute non sono state informate in merito al tipo di calza che dovevano indossare.

Per consentire ai soldati di valutare la diversa qualità delle calze e ai ricercatori di poter anche documentare tali differenze di qualità, le reclute hanno indossato un tipo diverso di calza su ciascun piede. Ogni giorno, dopo i previsti sei chilometri di marcia, i fisiologi misuravano l’umidità della pelle, verificato se era irritata e se si erano già formate fiacche. Contemporaneamente, le reclute descrivevano le sensazioni che avevano provato nell’indossare le calze. I risultati della prova sul campo saranno determinanti per la scelta dell’accoppiata «sistema calze - stivali» con cui marcerà in avvenire l’esercito svizzero.

Collaudata collaborazione
Le calze sono un prodotto complesso che, al pari di giacca e pantaloni, fanno parte del vestiario funzionale, e anch’esse intese a migliorare l’efficienza di chi le indossa. armasuisse e Empa hanno già collaborato in questo campo anche in passato. Nel 2002, nell’ambito del progetto di ricerca «Sweat management», hanno sviluppato per l’esercito, in collaborazione con la Eschler, un concetto di abbigliamento a quattro strati caratterizzato da una regolazione termica ottimale e che dal 2005 protegge i soldati svizzeri da vento e intemperie.


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