Visita di Stato – Christian Wulff, Presidente delle Repubblica federale di Germania

Berna, 08.09.2010 - Presidente della Confederazione Doris Leuthard | Discorso nella Sala dei passi perduti di Palazzo Federale

Egregio signor Presidente,
Gentile signora Wulff,
Egregi signori deputati del Parlamento federale tedesco,
Egregi signori membri del Governo federale svizzero,
Eccellenze,
Gentili signore, egregi signori

Sono lieta di poterla accogliere oggi qui nella sede del Parlamento dove si riuniscono le Camere federali. Colgo l'occasione per congratularmi ancora una volta con Lei per la Sua elezione e La ringrazio di onorare il nostro Paese con questa Sua prima visita di Stato dopo la Sua entrata in carica. È importante che la Germania e la Svizzera intrattengano fra loro strette relazioni e curino il dialogo e gli scambi. I nostri due Stati sono infatti legati da una lunga amicizia che ci consente anche di affrontare le questioni aperte con questo spirito di buon vicinato. Tutto ciò è reso possibile dagli stretti rapporti umani, economici, politici e culturali.

Nel passato più recente la Germania ha ampiamente contribuito alla pace nel mondo. Il 3 ottobre 1990, la riunificazione delle due Germanie ha permesso di avviare un processo di pace: un evento chiave, questo, per superare la divisione dell'Europa con ripercussioni globali in senso molto positivo. Fra poche settimane festeggeremo - anche la Svizzera ne è spiritualmente partecipe  - il ventesimo anniversario di quella storica giornata. Ringrazio il Governo tedesco e il Popolo tedesco per queste notevoli prestazioni che hanno fornito a favore del continente europeo.

Come vedete, condividiamo gli stessi valori, quali la pace, la democrazia, lo Stato di diritto. Come la Germania, che dall'epoca di Ludwig Erhard si regge su un'economia di mercato sociale, anche noi seguiamo questo ideale. Su ciò si basano le nostre opere sociali, la perequazione finanziaria federalista e il nostro senso della formazione e della ricerca - sempre tenendo presente l'obiettivo di permettere a ogni persona di partecipare al successo economico del Paese. Entrambi riteniamo che - anche dopo la crisi economia e finanziaria - l'economia di mercato sociale rimanga un modello efficace per i nostri Stati e la nostra società. Entrambi siamo convinti, in fondo, che anche il mercato abbia bisogno di regole e che tali regole debbano essere applicate e controllate.

Insieme costruiamo su una base stabile di formazione e sapere. Quest'anno la Germania commemora il centenario della morte di Robert Koch, un eminente medico e batteriologo. Dobbiamo ringraziare Giovanni Gutenberg se l'accesso al sapere e alla cultura è stato aperto a tutti e quindi democratizzato. Ci dividiamo Albert Einstein che ad Aarau, nel mio Cantone di origine, ha conseguito la maturità e a Berna ha lavorato presso l'ufficio dei brevetti. Affinché anche in futuro vi siano persone di questa levatura abbiamo bisogno di una buona collaborazione transfrontaliera, di un numero più elevato di giovani entusiasti della tecnica, di maggiori investimenti nella formazione e nella ricerca. Già oggi Germania e Svizzera cooperano ad alto livello nei settori della scienza e della tecnologia. Uno scambio di idee transfrontaliero accelera il processo innovativo e il costante ritorno di informazioni fra i settori specialistici più disparati o fra produttori e utilizzatori di prodotti innovativi comporta risultati migliori.

Oltre a ciò, dobbiamo convincere anche i cittadini che scienza e tecnologia ci permettono di fornire un importante contributo alla soluzione delle sfide globali.Dobbiamo rendere visibili gli effetti del nostro operato. Colgo quindi volentieri l'occasione della Sua visita per, da un lato, mostrarle le conseguenze del riscaldamento globale prendendo come esempio lo scioglimento dei ghiacciai e, dall'altro, poterle presentare con orgoglio, nella persona del Professor Michael Grätzel, un concittadino che ha trovato qui da noi un approccio pionieristico alla produzione di energia pulita, alternativa.

Questo dimostra che se fra noi vi sono scambi reciproci, siamo in grado di smuovere le cose. I rating mostrano che la Svizzera non è soltanto la sorella minore della Germania. Possiamo discutere alla pari. Con Daimler Benz o Zeppelin, la Germania ha fornito grandi prestazioni innovative nel settore dei trasporti. Oggi la Svizzera fornisce grandi prestazioni nell'infrastruttura dei trasporti europea. Grazie alla nuova galleria ferroviaria attraverso il San Gottardo, che presumibilmente entrerà in servizio fra sette anni, si ridurranno i tempi di percorrenza fra Palermo e Amburgo e in seguito, grazie al trasferimento del traffico merci su rotaia, le emissioni di CO2 diminuiranno.

Egregio signor Presidente, tutto ciò mi porta a una sola conclusione: se uniamo le nostre forze, abbiamo molto da offrire al mondo. Le grandi conquiste della Germania e della Svizzera nella scienza, nella formazione - ad esempio in quella professionale - o nell'arte ingegneristica possono essere molto utili al mondo per affrontare e superare le sfide del futuro. Non esportiamo quindi solamente beni e servizi. Esportiamo il nostro sapere per il benessere di tutti. Insieme possiamo impegnarci per istituzioni e democrazie forti e per un dispositivo normativo vincolante a beneficio di tutti.

La ringrazio, signor Presidente, per tentare insieme a noi di rendere questo mondo migliore.

 

Fa fede la versione orale !


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Dipartimento federale dell'economia, della formazione e della ricerca
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