Il Consiglio federale vuole mantenere ma inasprire l’imposizione secondo il dispendio

(Ultima modifica 30.06.2011)

Berna, 30.06.2011 - Il Consiglio federale intende riformare l’imposizione secondo il dispendio in modo da migliorare l’equità fiscale e quindi anche l’accettazione di questo istituto. Allo stesso tempo il Governo vuole preservare l’attrattiva della piazza svizzera. Nella seduta di ieri ha pertanto licenziato il relativo messaggio all'attenzione del Parlamento.

Il presente testo contiene una rettifica nel secondo paragrafo: l'espressione "la basa di calcolo" sostituisce il termine "l'imposta". 

Anche in futuro gli stranieri che si trasferiscono in Svizzera e non esercitano alcuna attività lucrativa dovranno poter essere tassati secondo il loro tenore di vita. Il Consiglio federale propone tuttavia misure per migliorare lo strumento:

-La base di calcolo deve ammontare almeno al settuplo delle spese abitative (finora al quintuplo);

- inoltre, ai fini dell'imposta federale diretta deve valere una base minima di calcolo di 400 000 franchi. Anche per l'imposta cantonale è previsto un importo minimo, che i Cantoni potranno stabilire liberamente;

- i coniugi che vogliono essere tassati in base al dispendio devono adempiere entrambi tutte le condizioni.

Alle persone che già oggi sono tassate secondo il dispendio sarà applicata per altri cinque anni la regolamentazione vigente.

Il messaggio riprende pertanto i punti fondamentali del progetto posto in consultazione. La maggior parte dei partecipanti alla procedura di consultazione si è pronunciata a favore di un inasprimento dell'imposizione secondo il dispendio.

Riforma all'insegna di un consenso più ampio

Negli scorsi anni l'imposizione secondo il dispendio è stata sempre più spesso oggetto di critiche. Lo scopo delle misure proposte dal Consiglio federale è migliorare l'applicazione dello strumento affinché incontri maggiori consensi, tenendo in debita considerazione sia i vantaggi della piazza svizzera sia l'equità fiscale.

Il Consiglio federale prevede che la maggior parte delle persone tassate secondo il dispendio manterrà il domicilio in Svizzera. La riforma potrebbe pertanto fruttare entrate supplementari alla Confederazione.

I Cantoni potranno continuare a decidere autonomamente se contemplare nel loro diritto l'imposizione secondo il dispendio. In occasione di una votazione popolare del 2009 il Cantone di Zurigo si è dichiarato contrario a tale istituto e l'ha abrogato con effetto ad inizio gennaio 2010. In diversi altri Cantoni sono pendenti interventi politici sul tema.


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