Il Consiglio federale vuole sopprimere la tassa d’emissione e mantenere le altre tasse di bollo

Berna, 01.12.2011 - Il Consiglio federale ha dibattuto su questioni di politica fiscale e per motivi di politica finanziaria ha considerato prioritarie soltanto due riforme, ovvero l’eliminazione della penalizzazione del matrimonio in quanto anticostituzionale e la riforma III dell’imposizione delle imprese. Dopo la già decisa soppressione della tassa d’emissione sul capitale di terzi esso intende sopprimere anche la tassa d’emissione sul capitale proprio nel quadro della riforma III dell’imposizione delle imprese. Per motivi di politica finanziaria, il Consiglio federale intende mantenere le altre tasse di bollo, come la tassa di negoziazione e la tassa sui premi di assicurazione.

L'eliminazione della penalizzazione del matrimonio (ossia la disparità di trattamento dei coniugi in ambito fiscale rispetto ai concubini) comporta - a seconda della variante - minori entrate comprese tra 900 e 1300 milioni di franchi. Il 12 ottobre scorso il Consiglio federale aveva incaricato il Dipartimento federale delle finanze (DFF) di elaborare entro la pausa estiva 2012 un progetto da porre in consultazione.

La strutturazione concreta e le ripercussioni finanziarie della riforma III dell'imposizione delle imprese sono ancora pendenti. Nella sua decisione di principio del mese di dicembre del 2008, il Consiglio federale aveva già deciso che nel quadro di questa riforma avrebbe soppresso tra l'altro anche la tassa d'emissione sul capitale proprio.

Strategia nell'ambito delle tasse di bollo

L'Amministrazione federale delle contribuzioni (AFC) ha analizzato la progressiva soppressione delle tasse di bollo e il 1° luglio 2011 ha pubblicato uno studio che si riallacciava al rapporto «Indirizzi strategici della politica svizzera in materia di mercati finanziari» approvato il 16 dicembre 2009 dal Consiglio federale. Un elemento di questa nuova strategia del Consiglio federale è il miglioramento delle condizioni quadro fiscali per la piazza finanziaria. Al riguardo l'Esecutivo aveva conferito l'incarico di analizzare la soppressione delle tasse di bollo. Anche diversi interventi parlamentari esigono la loro soppressione graduale.

Il Consiglio federale ha preso atto di questo studio che indica il modo e i tempi entro cui le tasse di bollo potrebbero essere soppresse. In questo contesto è stato esaminato il controfinanziamento e le singole categorie di tasse di bollo in funzione delle loro ripercussioni sull'attrattiva della piazza finanziaria e sull'efficienza.

Secondo lo studio determinate tasse di bollo possono compensare parzialmente o del tutto una sottoimposizione in ambito di IVA o di imposta sul reddito. Si tratta in primo luogo di operazioni bancarie o assicurative esenti da imposta sul valore aggiunto (commercio di titoli, gestione patrimoniale, assicurazione cose e assicurazione contro i danni patrimoniali) nonché di contratti di assicurazione di capitali a premio unico suscettibili di riscatto esenti dall'imposta sul reddito. Questa funzione di compensazione delle tasse di bollo viene analizzata e tenuta in considerazione nella questione del controfinanziamento.

Dopo la soppressione della tassa d'emissione sul capitale di terzi decisa già nel quadro del progetto «too big to fail» e dopo la soppressione della tassa d'emissione sul capitale proprio prevista per la riforma III dell'imposizione delle imprese, il Consiglio federale vuole rinunciare a ulteriori misure di soppressione nell'ambito delle tasse bollo che provocano considerevoli minori entrate. Esso mantiene quindi la tassa di negoziazione e la tassa sui premi di assicurazione in quanto non sono stati identificati modi di controfinanziamento che sono economicamente sensati e allo stesso tempo realizzabili sul piano politico. Per quanto riguarda la tassa sui premi di assicurazione, il Governo è favorevole soltanto all'esame del passaggio al principio della localizzazione dei rischi nell'ambito dell'assicurazione contro i danni patrimoniali.


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Martin Daepp, economista, Amministrazione federale delle contribuzioni, +41 31 322 73 88, martin.daepp@estv.admin.ch



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