La Svizzera attua un allentamento delle sanzioni contro il Myanmar (Birmania)

Berna, 26.04.2012 - In seguito alla decisione di principio della scorsa settimana, il 25 aprile 2012 il Consiglio federale ha deciso di allentare le sanzioni contro il Myanmar (Birmania), in risposta ai progressi registrati negli ultimi mesi nel Paese del Sud-est asiatico in materia di diritti umani e democratizzazione.

Da alcuni mesi, sotto la presidenza di Thein Sein, è in corso un processo di democratizzazione. Il
1°aprile 2012, in occasione delle elezioni suppletive per l'assegnazione di 45 seggi in Parlamento, il partito del premio Nobel per la pace, Aung San Suu Kyi, ha conquistato 43 seggi; inoltre, un numero considerevole di prigionieri politici è stato liberato. Il Consiglio federale reputa le elezioni suppletive un passo importante sulla via della democratizzazione.

Alla luce di questo scenario, il 18 aprile 2012 il Consiglio federale ha preso la decisione di principio di sostenere l'impegno riformistico del Paese. Il Dipartimento federale dell'economia (DFE) ha ricevuto l'incarico di sottoporre al Consiglio federale una proposta di modifica dell'ordinanza del 28 giugno 2006 che istituisce provvedimenti nei confronti del Myanmar. L'incarico è stato accettato il 25 aprile. In seguito agli ultimi sviluppi nel Paese, alcuni Stati occidentali hanno espresso la medesima intenzione di allentare le loro politiche sanzionatorie e il 23 aprile 2012 anche i ministri degli esteri dell'UE hanno annunciato la sospensione delle sanzioni, fatta eccezione per l'embargo sul materiale d'armamento.

La Svizzera aveva decretato sanzioni contro il Myanmar nel 2000, a fronte delle gravi violazioni dei diritti umani nel Paese del Sud-est asiatico. Le misure coercitive, fortemente improntate a quelle dell'UE, sono state regolarmente adattate e ad oggi comprendono: il divieto di fornire materiale d'armamento e beni che potrebbero essere utilizzati a scopo di repressione; restrizioni commerciali riguardanti legno, carbone, metalli e pietre preziose; sanzioni finanziarie nei confronti di persone fisiche e imprese, nonché il divieto d'ingresso e transito per determinate persone fisiche.


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