Rio+20: negoziati preliminari difficili

Berna, 04.05.2012 - I negoziati preliminari per la Conferenza delle Nazioni Unite sullo sviluppo sostenibile (Rio+20) prevista in giugno a Rio de Janeiro procedono a rilento. Anche nell’ambito della seconda tornata di negoziati preliminari, tenutasi a New York dal 23 aprile al 4 maggio 2012, i punti di vista dei Paesi in via di sviluppo e quelli dei Paesi industrializzati sono tuttora risultati alquanto divergenti.

Con la Conferenza di Rio+20, prevista dal 20 al 22 giugno a Rio de Janeiro (Brasile), la comunità internazionale intende rinnovare l'impegno politico per uno sviluppo sostenibile. I temi principali saranno l'economia verde nel quadro dello sviluppo sostenibile, la riduzione della povertà e la riforma delle istituzioni dell'ONU che si occupano di sostenibilità e ambiente. Verranno inoltre discusse la definizione di obiettivi globali di sostenibilità e l'adozione di un pacchetto di misure volto a promuovere lo sviluppo sostenibile.

La Conferenza di Rio viene preparata nell'ambito di negoziati preliminari. Su mandato del Consiglio federale, una delegazione svizzera guidata dall'ambasciatore Franz Perrez, capo della divisione Affari internazionali presso l'Ufficio federale dell'ambiente, ha partecipato a New York anche alla seconda tornata, conclusasi il 4 maggio 2012.

Nessun consenso sull'economia verde

La Svizzera si impegna affinché tutte e tre le dimensioni dello sviluppo sostenibile vengano prese in considerazione in egual misura. Le proposte concrete formulate a tale proposito dalla Svizzera hanno dato un contributo importante al dibattito. I Paesi in via di sviluppo auspicano tuttavia che i negoziati siano focalizzati sulla lotta alla povertà e sullo sviluppo e rimangono molto scettici nei confronti dell'economia verde.

Per quanto concerne le questioni istituzionali, le delegazioni generalmente concordano sul fatto che la Commissione per lo Sviluppo Sostenibile, istituita in occasione della Conferenza di Rio del 1992 per accompagnare l'attuazione dei provvedimenti adottati al termine di detta Conferenza, non ha adempiuto nel modo sperato alle funzioni attribuitele. Peraltro, non è ancora stato trovato un consenso sulle riforme concrete. La Svizzera aveva avanzato l'idea di istituire un consiglio per lo sviluppo sostenibile sin dagli inizi delle discussioni, e la sta sviluppando assieme agli altri Paesi che la condividono.

Il nostro Paese formula inoltre proposte concrete per la riforma del Programma delle Nazioni Unite per l'ambiente, come ad esempio l'introduzione di un'adesione universale obbligatoria o di una strategia ambientale per il sistema dell'ONU. Sarà tuttavia probabilmente impossibile modificare lo status giuridico nell'intento di trasferire il Programma delle Nazioni Unite per l'ambiente in un'organizzazione. A causa dei negoziati che procedono a rilento, attualmente le discussioni sulle proposte si svolgono soprattutto in un gruppo di contatto informale guidato dalla Svizzera.

Appoggio per gli obiettivi di sostenibilità

La proposta di introdurre obiettivi globali di sostenibilità («Sustainable Development Goals») gode di un ampio appoggio. Vi sono tuttavia questioni aperte, come ad esempio le modalità di connessione tra il processo per il rinnovamento degli Obiettivi di Sviluppo del Millennio e quello per gli obiettivi globali di sostenibilità. Assieme alla Colombia e alle Barbados, la Svizzera tenta di giungere a un consenso tra i principali gruppi.

Il pacchetto di misure di Rio+20 per la promozione dello sviluppo sostenibile affronta diversi temi di grande rilievo, come ad esempio l'agricoltura, la prevenzione dei pericoli naturali, la sanità, i prodotti chimici e la gestione dei rifiuti, le montagne e la parificazione. La Svizzera si impegna affinché in questi settori vengano fissati obiettivi il più concreti possibile.

I negoziati procedono a rilento

In generale, i negoziati procedono molto a rilento. Il processo di negoziazione viene condotto senza la trasparenza necessaria e non si riesce ancora a percepire quale sia la visione del Paese ospitante, il Brasile. Il capo della delegazione svizzera Franz Perrez ritiene pertanto che la situazione sia complicata: «Sono ormai chiari i diversi punti di vista e la diversa rilevanza attribuita al concetto dello sviluppo sostenibile, ma la volontà di cercare seriamente delle soluzioni per le questioni fondamentali è ancora troppo debole.» Secondo Franz Perrez, grazie al suo impegno orientato agli obiettivi e alla sua collaborazione attiva durante tutte le fasi negoziali, la Svizzera ha comunque apportato una dinamica positiva in diversi campi. L'esito della Conferenza di Rio rimane tuttavia del tutto incerto.

L'ultima tornata formale dei negoziati si terrà a Rio de Janeiro dal 13 al 15 giugno, ovvero poco prima della Conferenza. Non è ancora chiaro se quest'ultima dovrà essere preceduta da una tornata negoziale supplementare.


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