Previdenza professionale: tasso d’interesse minimo mantenuto all’1,5%

Berna, 14.11.2012 - Per l’anno prossimo, il Consiglio federale ha deciso di mantenere invariato all’1,5% il tasso d’interesse minimo della previdenza professionale. Per fissare il tasso d’interesse minimo sono determinanti il rendimento delle obbligazioni della Confederazione nonché l’evoluzione del rendimento di azioni, obbligazioni e immobili. A inizio settembre, pure la Commissione federale della previdenza professionale si era espressa per il mantenimento dello statu quo.

Per stabilire il tasso d’interesse minimo il Consiglio federale tiene conto soprattutto del rendimento delle obbligazioni della Confederazione, ma anche di quello di azioni, obbligazioni e immobili. Nel 2012 il mercato azionario e quello obbligazionario hanno registrato un andamento positivo, senza dimenticare il settore immobiliare, che una volta ancora vanta rendimenti interessanti. Per i primi nove mesi dell’anno l’indice Pictet LPP 93, che contiene circa il 25% di azioni e il 75% di obbligazioni, ha registrato per esempio un rendimento pari al 5,44%.

Dall’altro canto va sottolineato che le obbligazioni di "prima qualità" non fruttano quasi più alcun interesse. In alcuni casi, per le obbligazioni della Confederazione a breve termine vengono persino applicati tassi d’interesse negativi. Inoltre, la situazione continua ad essere fortemente condizionata dalle incertezze latenti dei mercati finanziari in seguito alla crisi dell’Euro e dal rallentamento congiunturale. Occorre inoltre tener presente che il grado di copertura di molte casse continua ad essere insufficiente. Un tasso d’interesse minimo troppo elevato costringe gli istituti di previdenza a prendere rischi eccessivi, che, a causa della mancanza di riserve di fluttuazione, non sono in grado di sostenere in una situazione di mercato sfavorevole.

Tenuto conto dei livelli bassissimi dei tassi d’interesse sui mercati finanziari e delle considerevoli incertezze che continuano a gravare sull’economia, il Consiglio federale ha deciso di mantenere invariato all’1,5% il tasso d’interesse minimo della previdenza professionale, seguendo così la raccomandazione della Commissione federale della previdenza professionale, che in occasione della sua seduta del 3 settembre 2012 aveva proposto a maggioranza un tasso d’interesse minimo dell’1,5%. I valori proposti dai membri della commissione variavano dall’1 al 2,5%. In sede di consultazione, i sindacati avevano proposto un tasso tra il 2 e il 2,5%, mentre la stragrande maggioranza delle organizzazioni padronali si era espressa per un tasso dell’1,5%.

Eventuale modifica del sistema per la fissazione del tasso d’interesse minimo

Attualmente il tasso d’interesse minimo è stabilito in anticipo per l’anno successivo. Questo significa che dal momento in cui viene deciso il nuovo tasso al momento in cui vengono accreditati gli interessi sull’avere di vecchiaia passano circa 14 mesi. Un’alternativa sarebbe quella di fissare il tasso d’interesse minimo alla fine dell’anno per l’anno in corso, p. es. alla fine del 2014 per il 2014 (fissazione ex post). Con questa procedura il tasso d’interesse minimo verrebbe stabilito conoscendo ampiamente l’evoluzione dei mercati finanziari. Si dovrebbe tuttavia risolvere il problema degli assicurati che lasciano l’istituto di previdenza durante l’anno. Il Consiglio federale ha incaricato il Dipartimento di valutare entro il giugno 2013 la possibilità di fissare il tasso d'interesse minimo ex post e di presentargli proposte in tal senso.


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Jean-Marc Maran
Settore Finanziamento della previdenza professionale
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