La Svizzera deplora il NO della Germania alla Convenzione sull’imposizione alla fonte

Berna, 12.12.2012 - Il Parlamento tedesco non ha ratificato la Convenzione sull’imposizione alla fonte con la Svizzera firmata dal Governo federale tedesco. Le due convenzioni sull’imposizione alla fonte già approvate con il Regno Unito e l’Austria possono entrare in vigore il 1° gennaio 2013. Le convenzioni risolvono il problema degli averi non tassati in Svizzera provenienti da questi Stati. Per quanto riguarda le questioni fiscali con la Germania si rimane allo status quo.

«Deploriamo la decisione della Germania di non ratificare la Convenzione bilaterale sull'imposizione alla fonte», ha dichiarato la presidente della Confederazione Eveline Widmer-Schlumpf dopo tale decisione.

Dopo il NO tedesco, nei confronti della Germania permane l'insoddisfacente status quo con scoperte casuali di CD acquisiti illegalmente nonché l'assistenza amministrativa su richiesta secondo lo standard internazionale. Inoltre, in mancanza di un accordo, ogni anno una parte considerevole di crediti fiscali cade in prescrizione.  

Il 1° gennaio 2013 la Svizzera porrà in vigore le convenzioni sull'imposizione alla fonte con il Regno Unito e l'Austria. Sarà quindi possibile dimostrare che le convenzioni possono essere eseguite correttamente nella prassi e che gli importi fiscali vengono effettivamente versati. Trattative per la conclusione di convenzioni simili sono in corso con Grecia e Italia. Altri Paesi europei ed extraeuropei sono altresì interessati. Il modello dell'imposizione alla fonte impedisce efficacemente che vengano occultati in Svizzera fondi stranieri non tassati. Si tratta di un'alternativa allo scambio automatico di informazioni.


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