Il Consiglio federale ottimizza la politica dell’alloggio

Berna, 15.05.2013 - Il Consiglio federale conferma i principi della sua politica dell’alloggio e li ottimizza. Intende quindi agevolare l’accesso ai terreni edificabili per la costruzione di abitazioni d’utilità pubblica e prolungare la durata dei contributi per l’alloggio prevista dall’attuale programma di promozione. Per incentivare ulteriormente la costruzione di alloggi a prezzi moderati andrà intensificato il dialogo con Cantoni, città e Comuni nei settori della pianificazione territoriale e del diritto in materia di pianificazione e costruzioni. Saranno inoltre valutate le possibilità di promuovere la costruzione di alloggi tramite la legge sulla pianificazione del territorio (LPT) e di tenere maggiormente conto delle esigenze dei locatari nel caso di un risanamento energetico. Il Consiglio federale è contrario a eventuali interventi sulla determinazione dei prezzi nel mercato dell’alloggio. È quanto emerge dalla discussione condotta il 15 maggio 2013 dal Consiglio federale sulle misure da adottare nell’edilizia abitativa.

Per quanto riguarda la politica dell'alloggio, il Consiglio federale vuole continuare sulla strada percorsa finora. L'approvvigionamento di alloggi attraverso l'economia di mercato si è infatti dimostrato efficace in diverse condizioni congiunturali. Gran parte della popolazione svizzera ha a disposizione alloggi di buona qualità ed economicamente accessibili; negli ultimi anni il rapporto tra costi abitativi e reddito è rimasto di conseguenza stabile. E anche nei momenti di carenza, come è accaduto recentemente, il mercato si è dimostrato efficace: mentre nel 2002 sono stati costruiti 29 000 alloggi, nel 2011 si è arrivati a 47 000. In determinate regioni gli alloggi a prezzi convenienti sono tuttavia ancora troppo pochi. Sarà quindi necessario ampliare moderatamente i programmi di sostegno volti a integrare il mercato e rafforzare il settore dell'edilizia abitativa d'utilità pubblica.

Il Consiglio federale ha discusso varie misure che mirano a garantire la disponibilità e l'aumento di alloggi a prezzi moderati, alcune delle quali andranno attuate o esaminate in dettaglio. La modifica dell'ordinanza sulla promozione dell'alloggio (OPrA) dovrebbe permettere alle società per la costruzione di abitazioni d'utilità pubblica (cooperative, fondazioni) l'utilizzo dei mutui finanziati dal fondo di rotazione dotato di mezzi federali non solo per la costruzione o per la ristrutturazione di alloggi, ma anche per l'acquisto di terreni edificabili idonei. Le condizioni per la concessione dei mutui (importo massimo, tasso di interesse, durata di ammortamento) dovranno essere meglio orientate alle esigenze del richiedente. Il Consiglio federale ha inoltre intenzione di estendere la durata di concessione dei contributi per l'alloggio dagli attuali 19 a 21 anni per consentire ai locatari a basso reddito che vivono in immobili sussidiati in base alla LCAP, la legge che promuove la costruzione di abitazioni e l'accesso alla loro proprietà, di rimanere più a lungo nella loro abitazione.

Per far meglio conoscere reciprocamente le misure e il loro coordinamento andrà approfondito il dialogo tra Confederazione, Cantoni, città e Comuni e sarà verificata la possibilità di promuovere la costruzione di alloggi attraverso la legge sulla pianificazione del territorio (LPT) inserendovi ad esempio un obiettivo di promozione oppure definendo la tassa sul plusvalore. Un'ulteriore misura prevede di introdurre nei piani direttori dei Cantoni prescrizioni riguardanti il mercato delle abitazioni e la fornitura di alloggi. Con gli interventi di risanamento energetico si rischia la perdita di alloggi a buon mercato. Andrà quindi valutata l'opportunità di modificare il Programma Edifici e di migliorare la trasparenza sull'utilizzo delle sovvenzioni. Il Consiglio federale intende anche verificare la necessità di una revisione del diritto di locazione, ad esempio introducendo l'obbligo di comunicare l'importo della pigione precedente. Infine, il Consiglio federale ritiene che i Cantoni e i Comuni con una situazione difficile del mercato degli alloggi debbano intervenire più attivamente con una serie di misure proprie; a questo scopo intende inserire la costruzione di abitazioni d'utilità pubblica a pigioni moderate nella strategia tripartita della politica degli agglomerati svizzera. Un apposito pacchetto di strumenti predisposto dall'Ufficio federale delle abitazioni (UFAB) dovrà sensibilizzare a questo tema le autorità competenti e informarle sulle misure da adottare per promuovere la costruzione di alloggi economici.

La domanda di alloggi è notevolmente aumentata negli ultimi anni, soprattutto nelle città e nelle zone periurbane. Il fenomeno è riconducibile, tra l'altro, alla crescita demografica dovuta all'immigrazione, alla maggiore richiesta di superfici abitabili da parte della popolazione locale, alla riduzione delle dimensioni delle economie domestiche e alla propensione ad abitare in città. A fronte dell'impennata degli affitti e dei prezzi delle case di proprietà soprattutto nelle regioni del lago di Ginevra, di Zurigo, di Basilea e della Svizzera centrale è giunta da più parti una richiesta di intervento. Il 19 marzo 2013 il Consiglio nazionale ha quindi trasmesso un postulato (12.3662) che chiede al Consiglio federale di vagliare le misure atte a contrastare gli effetti negativi della libera circolazione delle persone sul mercato delle abitazioni.


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Ernst Hauri,
direttore dell’Ufficio federale delle abitazioni UFAB,
tel. 032 654 91 82



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