Il Consiglio federale avvia la procedura di consultazione relativa a una legge federale concernente il blocco e la restituzione di averi dei potentati

Berna, 22.05.2013 - Il Consiglio federale ha avviato oggi la procedura di consultazione relativa all’avamprogetto di una legge federale concernente il blocco e la restituzione dei valori patrimoniali di provenienza illecita di persone politicamente esposte. Il progetto di legge riprende l’attuale prassi e le basi legali esistenti e disciplina in un unico atto normativo le questioni riguardanti il blocco, la confisca e la restituzione dei valori patrimoniali di origine illecita dei potentati stranieri.

All’inizio del 2011, il Consiglio federale ha reagito rapidamente agli eventi politici occorsi nel Nord Africa bloccando a scopo conservativo gli averi in Svizzera dei deposti presidenti Ben Ali (Tunisia) e Mubarak (Egitto). In questo modo, si prefiggeva di impedire una fuga di valori patrimoniali di probabile provenienza illecita e di facilitare l’avvio di relazioni di assistenza giudiziaria con gli Stati di provenienza. Il Consiglio federale si è basato sulle competenze conferitegli dalla Costituzione federale. Nel maggio del 2011 ha deciso di creare una base giuridica, a livello di legge, per futuri blocchi di patrimoni e incaricato l’Amministrazione di elaborare un corrispondente progetto.

L’avamprogetto adottato dal Consiglio federale durante la seduta del 22 maggio prevede di disciplinare in modo esauriente il blocco, la confisca e la restituzione di averi dei potentati, così da riflettere la prassi seguita finora dalla Svizzera in questo campo. Si tratta, nello specifico, dei provvedimenti che il nostro Paese ha adottatto in questo ambito nel corso degli ultimi 25 anni. L’avamprogetto disciplina il blocco, in via cautelativa, di valori patrimoniali di persone politicamente esposte. Esso contiene inoltre disposizioni in vista di un blocco e di una restituzione, in virtù del diritto amministrativo, di averi dei potentati. L’avamprogetto prevede inoltre la possibilità di provvedimenti mirati per sostenere lo Stato di provenienza nei suoi sforzi per ottenere la restituzione di valori patrimoniali di provenienza illecita e trasferiti all’estero.  

Da circa vent’anni, il fenomeno dei cosiddetti averi dei potentati è sempre più al centro dell’attenzione internazionale. Si tratta di casi di persone politicamente esposte che si arricchiscono illecitamente appropriandosi di valori patrimoniali per il tramite di atti di corruzione o di altri crimini e che vengono trafugati su piazze finanziarie estere. Di norma, i valori patrimoniali in questione sono fondi pubblici che, in realtà, avrebbero dovuto servire a migliorare le condizioni di vita della popolazione nello Stato di provenienza. La Svizzera è stata più volte confrontata con simili casi e si è guadagnata un ruolo di primo piano, riconosciuto su scala internazionale, in questo settore. Da allora ha restituito ai Paesi di provenienza oltre 1,7 miliardi di franchi indebitamente sottratti da persone politicamente esposte quali Ferdinand Marcos (Filippine), Sani Abacha (Nigeria) o Vladimiro Montesinos (Perù). Inoltre, nel 2010, segnatamente al fine di regolare il caso Duvalier (Haiti), ha adottato la legge federale sulla restituzione dei valori patrimoniali di provenienza illecita di persone politicamente esposte (LRAI), le cui disposizioni materiali si applicano nei casi in cui lo Stato richiedente è mancante e che saranno ora riprese nella nuova e unica base normativa.

Grazie al suo ruolo guida nel campo della restituzione degli averi rubati, la Svizzera s'impegna anche a livello internazionale per una più stretta cooperazione tra i centri finanziari e i Paesi d'origine. L’accento è posto soprattutto sugli sforzi per una più efficiente restituzione degli averi rubati. Quest’obbiettivo può essere raggiunto attraverso una migliore coordinazione, ma anche verificando se determinate procedure non potrebbero essere semplificate e standardizzate. Le regolamentazioni chiare dell’avamprogetto di legge, primo nel suo genere a livello mondiale, saranno di aiuto in questo senso.


La consultazione sull’avamprogetto dura fino al 12 settembre 2013.


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