Il Consiglio federale conferma l’imposizione secondo il dispendio

Berna, 26.06.2013 - Per il Consiglio federale l’imposizione secondo il dispendio è un importante strumento di economia nazionale per l’attrattiva della piazza imprenditoriale. Il Consiglio federale raccomanda pertanto di respingere l’iniziativa popolare «Basta ai privilegi fiscali dei milionari (Abolizione dell’imposizione forfettaria)». Nella sua seduta odierna ha licenziato un pertinente messaggio nel quale afferma, tra l’altro, che l’imposizione secondo il dispendio è stata recentemente riveduta e in seguito approvata dalle Camere federali nell’autunno del 2012. La revisione ha permesso di raggiungere un compromesso equilibrato tra equità fiscale e attrattiva della piazza imprenditoriale, che non andrebbe messo nuovamente in discussione.

Nell'imposizione secondo il dispendio, le imposte non sono calcolate sulla base della sostanza e del reddito effettivo, bensì in base alle spese annuali corrispondenti al tenore di vita, in Svizzera e all'estero, del contribuente e delle persone che vivono in Svizzera a suo carico. L'iniziativa popolare chiede di abolire questa forma di tassazione per l'imposta federale diretta e per le imposte cantonali e comunali. L'iniziativa è stata depositata il 19 ottobre 2012. Secondo le indicazioni della Conferenza dei direttori cantonali delle finanze (CDCF), nel 2012 le persone assoggettate all'imposizione forfettaria in Svizzera erano 5634 e fornivano un gettito complessivo di 695 milioni di franchi.

Con la revisione decisa il 28 settembre 2012, dal 2016 si applicheranno requisiti più severi per poter beneficiare dell'imposizione secondo il dispendio. Il calcolo dell'imposta dovrà basarsi almeno sul settuplo della pigione annua e non più sul quintuplo come sinora e, per la determinazione dell'imposta federale diretta dovuta, la base di calcolo non dovrà essere inferiore a 400 000 franchi. Per le imposte cantonali, i Cantoni dovranno pure introdurre una base di calcolo minima, che potranno stabilire liberamente. Alla luce dell'importanza che l'imposizione forfettaria riveste in alcuni Cantoni per la loro economia e le loro entrate fiscali, il Consiglio federale non intravede alcuna ragione per procedere a ulteriori cambiamenti o a un'abolizione.


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