Registrazione del tempo di lavoro: il progetto di revisione non ha ottenuto il consenso – nuovo mandato

Berna, 05.07.2013 - Il Dipartimento federale dell’economia, della formazione e della ricerca (DEFR) ha rinunciato a sottoporre al Consiglio federale nella sua forma attuale il progetto sulla registrazione del tempo di lavoro posto in consultazione a fine 2012. Dall’indagine conoscitiva emerge che le posizioni degli attori principali rimangono molto discordanti. Viene mantenuta la soluzione di un limite salariale, considerata la più praticabile. Su queste basi la Segreteria di Stato dell’economia (SECO) elaborerà un nuovo progetto di revisione maggiormente differenziato.

Riguardo alle modalità della registrazione del tempo di lavoro i partner sociali non hanno trovato un'intesa. Da un lato ci si aspetta espressamente che l'obbligo di registrazione e di documentazione per i dipendenti in posizioni dirigenziali e le persone con un più ampio grado di autonomia in particolari funzioni sia reso più flessibile; dall'altro vi è il timore che la protezione dei lavoratori stabilita per legge risulti indebolita. Si ritiene che per poter definire le categorie di lavoratori interessati il principio del limite salariale sia la soluzione più idonea. Basandosi su queste considerazioni, l'11 settembre 2012 è stato sottoposto a indagine conoscitiva un progetto di ordinanza.

Dai risultati emerge che le posizioni degli attori principali rimangono molto discordanti e la soluzione non beneficia di un ampio consenso. Uno dei punti maggiormente criticati del testo posto in consultazione riguardava il carattere globale: fissare un unico limite salariale applicabile a tutti i settori avrebbe certamente permesso un'esecuzione più lineare/semplice, ma non avrebbe tenuto sufficientemente conto delle forti differenze delle strutture salariali dei settori economici.

Tuttavia, il limite salariale rimane l'opzione più praticabile poiché permette una determinata flessibilità nell'ambito di criteri oggettivi, di indentificare le persone che dispongono realmente di un'elevata autonomia e svolgono mansioni che richiedono una maggior flessibilità. Le funzioni di questo tipo vengono di regola retribuite con salari superiori alla media. Alla luce di queste premesse la SECO elaborerà un progetto di revisione che tenga meglio conto delle differenze tra i settori. Inoltre, dovrà essere fissato un limite salariale variabile al quale all'occorrenza possano essere abbinati criteri relativi alla funzione esercitata nell'azienda. Come nella soluzione proposta precedentemente, l'esonero dall'obbligo di registrare il tempo di lavoro dovrebbe poter essere concordato tra il datore di lavoro e il lavoratore. Il nuovo progetto non esclude un'eventuale successiva modifica della legge.

Fino all'entrata in vigore di nuove disposizioni il testo dell'ordinanza 1 concernente la legge sul lavoro (OLL1) rimane applicabile e tutti i lavoratori soggetti alla legge sul lavoro (LL) devono documentare la registrazione del tempo di lavoro in modo adeguato. Va inoltre considerata la particolare posizione dei gruppi di dipendenti con i salari più elevati toccati dalla revisione (quadri superiori, personale con funzioni particolari e un elevato grado di autonomia), categorie per le quali è infatti sufficiente una documentazione del tempo di lavoro semplificata. Un totale esonero dell'obbligo di documentare non è possibile poiché violerebbe le disposizioni di legge in vigore.

In Svizzera la legge sul lavoro (LL) è applicabile alla maggioranza dei lavoratori poiché disciplina la durata del lavoro e del riposo. Affinché questa disposizione possa essere applicata nella pratica, l'obbligo di redigere elenchi è sancito dalla legge (art. 46).


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