Mercato dell’alloggio 2012: leggera normalizzazione nel settore degli affitti

Grenchen, 11.07.2013 - Il mercato svizzero dell’alloggio si è sviluppato in maniera disomogenea nel 2012. Mentre il mercato degli alloggi di proprietà si è ridotto rispetto allo scorso anno, quello degli affitti mostra leggeri segni di normalizzazione. La situazione varia fortemente a seconda della regione e del segmento di mercato. È quanto risulta da uno studio aggiornato riguardante gli effetti della libera circolazione delle persone sul mercato dell’alloggio, commissionato dall’Ufficio federale delle abitazioni (UFAB).

Lo scorso anno l’attività edilizia è andata di pari passo con la crescita dei nuclei familiari. Rispetto all’anno precedente il mercato svizzero dell’alloggio risulta tuttavia essersi leggermente ridotto. La responsabilità va ricercata nell’evoluzione disomogenea dei mercati dell’affitto e della proprietà.

Grazie all’elevata attività edilizia e all’ampliamento dell’offerta la situazione nel settore degli alloggi in affitto è leggermente migliorata rispetto allo scorso anno. La forte migrazione delle famiglie svizzere verso alloggi di proprietà ha inoltre compensato l’elevato afflusso di famiglie straniere. La situazione varia a seconda del segmento di mercato e della regione. Nelle fasce di prezzo più elevate il mercato si è stabilizzato ovunque, ad esclusione dell’Altopiano. Persiste invece nell’intero Paese la situazione critica degli anni precedenti per i segmenti medi e bassi di prezzo. La domanda e la contrazione del mercato restano elevate in particolare nelle zone che destano maggiore interesse come Svizzera occidentale, Zurigo e Svizzera interna. L’evoluzione dimostra che l’immigrazione è solo uno dei fattori della mancanza di alloggi. Il maggiore aumento delle famiglie straniere in affitto, registrato nella Svizzera nord-occidentale e in quella orientale, non ha dunque inciso eccessivamente sul prezzo degli affitti.

Lo scorso anno è stato un anno record per la domanda di alloggi di proprietà, non da ultimo a causa dei bassissimi tassi ipotecari. L’aumento della domanda, determinato principalmente da famiglie svizzere, è superiore all’aumento dell’offerta in quasi tutte le regioni. Conseguentemente la contrazione del mercato della proprietà immobiliare è aumentata nel 2012 non più nei centri città ma nelle zone periferiche, più convenienti, e ha in alcuni casi provocato elevati aumenti di prezzo. Soltanto nei prossimi mesi si potrà determinare se gli interventi messi in atto dalle banche a fine anno e dal Consiglio federale a inizio 2013 porteranno a una stabilizzazione del mercato della proprietà.

Lo studio in questione, effettuato dalla comunità di lavoro della Zürcher Hochschule für Angewandte Wissenschaften (zhaw) / Meta-Sys AG, viene aggiornato annualmente osservando le ripercussioni sulla Svizzera della libera circolazione delle persone ed è disponibile sotto forma di brevi rapporti per il Paese nel suo insieme e per sette regioni specifiche. I risultati coincidono con l’analisi differenziata del Consiglio federale che ha portato il 15 maggio 2013 a una discussione sulla situazione del mercato dell’alloggio. Il Consiglio federale si attiene a una comprovata politica dell’alloggio che permette innanzitutto il funzionamento del mercato. Esso ha inoltre introdotto numerosi provvedimenti per la creazione e il mantenimento di abitazioni a prezzi convenienti.


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Christoph Enzler, UFAB, tel. 032 654'91'87, christoph.enzler@bwo.admin.ch



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