Garantire maggiore protezione alle popolazioni civili: la Svizzera invoca la cooperazione internazionale

Berna, 25.09.2013 - Durante una manifestazione collaterale organizzata dalla Svizzera nel quadro della settimana ad alto livello dell'Assemblea generale dell'ONU, il presidente della Confederazione Ueli Maurer ha invitato gli attori internazionali a rafforzare la cooperazione e il coordinamento per garantire migliore protezione alle popolazioni civili nei conflitti armati e assicurare l'intervento dell'aiuto umanitario a favore delle vittime dei conflitti.

Sebbene il quadro giuridico internazionale si faccia garante della protezione delle popolazioni civili nei conflitti armati, il rispetto del diritto internazionale umanitario rimane uno dei nodi critici per la comunità internazionale.

In quest'ottica, il presidente della Confederazione Ueli Maurer ha convocato per il 25 settembre il presidente del Comitato internazionale della Croce Rossa (CICR) Peter Maurer, il vicesegretario generale delle Nazioni Unite Jan Eliasson, il ministro degli esteri sudanese Barnaba Marial Benjamin e Kyung-wha Kang, vicecoordinatrice ONU per l'aiuto umanitario, per discutere con loro, dinanzi a un pubblico di elevata caratura, delle difficoltà e delle soluzioni volte a garantire maggiore protezione alle popolazioni civili coinvolte nei conflitti armati.

Nel discorso che ha pronunciato, il presidente della Confederazione Ueli Maurer, capo del Dipartimento federale della difesa, della protezione della popolazione e dello sport (DPPS), ha ricordato che i governi, come del resto gli altri attori armati, sono responsabili della protezione delle popolazioni civili locali coinvolte nelle situazioni di conflitto armato, sottolineando che le parti in conflitto spesso non possono o non vogliono onorare i loro obblighi. Tra le diverse questioni spinose da risolvere ha citato il rispetto del diritto internazionale umanitario, l'accertamento dei responsabili di violazioni gravi come i crimini di guerra e l'intervento senza restrizioni e in sicurezza del personale di aiuto umanitario a favore delle vittime dei conflitti.

Il Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE) ha emanato a settembre del 2013 una nuova strategia tesa a rafforzare la protezione delle popolazioni civili coinvolte nei conflitti armati. Grazie a questo strumento il DFAE può altresì migliorare l'efficacia delle sue attività bilaterali e multilaterali e consolidare la sua posizione in particolare nel quadro delle Nazioni Unite. La Svizzera lancia a intervalli regolari un appello affinché sia garantito agli attori umanitari l'accesso immediato e senza restrizioni alle popolazioni nel bisogno.


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