La Svizzera sostiene l’OPAC in Siria fornendo materiale per la protezione C

Berna, 12.11.2013 - Gli ispettori dell’Organizzazione per la proibizione delle armi chimiche (OPAC) con sede all’Aia ricevono per la loro missione in Siria materiale svizzero per la protezione C. La Svizzera fornisce in tal modo un ulteriore contributo alla distruzione delle armi chimiche in Siria.

Per consentire agli ispettori di armi chimiche dell'OPAC di adempiere il proprio compito in Siria in maniera sicura, l'Esercito svizzero mette a loro disposizione dalle proprie riserve autoiniettori del tipo ATOX II Combopen e DIAZEPAM 10 per l'autodifesa. Questi possono essere utilizzati come antidoti, se gli ispettori sono esposti ad aggressivi chimici (neurotossine). Il DDPS aveva già partecipato con il Laboratorio Spiez all'esame dei campioni prelevati dalla missione d'inchiesta dell'ONU in Siria. Per poter procedere rapidamente alla distruzione dello stock di armi chimiche siriane, la Svizzera ha inoltre stanziato un contributo immediato di 1 milione di franchi.

Dalla fine degli anni novanta il DDPS sostiene l'OPAC fornendo perizie, personale e istruzione grazie al Centro di competenza NBC-KAMIR dell'esercito e il Laboratorio Spiez. L'OPAC è incaricata dell'attuazione e del controllo del rispetto della convenzione sulle armi chimiche entrata in vigore nel 1997, unico strumento di diritto internazionale che vieta, procedendo alle necessarie verifiche, un'intera categoria di armi di distruzione di massa. Sino ad oggi a livello mondiale è stato distrutto oltre l'80 per cento delle circa 71 000 tonnellate metriche di aggressivi chimici.

Quest'anno l'OPAC ha ricevuto il premio Nobel per la pace per i propri meriti nell'ambito del disarmo a livello internazionale.


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