Tratta di esseri umani: intensificare la lotta

Berna, 17.02.2014 - Lunedì a Vienna la consigliera federale Simonetta Sommaruga, capo del Dipartimento federale di giustizia e polizia (DFGP), è intervenuta a una conferenza sulla tratta di esseri umani, patrocinata dall’Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (OSCE) e dal Consiglio d’Europa. Nella sua allocuzione inaugurale, il ministro elvetico ha sottolineato l’importanza della cooperazione internazionale nella lotta contro una delle peggiori violazioni dei diritti umani. Si è poi incontrata con vari omologhi per colloqui bilaterali.

La tratta di esseri umani è un fenomeno globale: per sconfiggerlo è indispensabile la stretta cooperazione di tutte le parti coinvolte - ecco quanto dichiarato lunedì dalla consigliera federale Simonetta Sommaruga in occasione della sua allocuzione inaugurale. Un problema cruciale consiste nel fatto che oggi si vede soltanto la punta dell'iceberg perché troppo spesso la società preferisce distogliere lo sguardo da questo crimine. Per poter combattere tali gravissime violazioni dei diritti umani è dunque anzitutto indispensabile individuarle..

Intitolata "Not for Sale - Joining Forces Against Trafficking in Human Beings" e focalizzata tra l'altro sulla cooperazione internazionale, la conferenza di Vienna è stata organizzata dalla Svizzera e dall'Austria, in veste di presidenti rispettivamente dell'OSCE e del Consiglio d'Europa. Hanno inaugurato la conferenza il ministro austriaco degli interni Johanna Mikl-Leitner, il ministro austriaco degli affari esteri Sebastian Kurz, la consigliera federale Sommaruga nonché i Segretari generali dell'OSCE e del Consiglio d'Europa.

Cooperazione: indispensabile nella lotta al traffico di esseri umani
La consigliera federale Sommaruga ha dichiarato che la Svizzera intende progressivamente perfezionare la lotta alla tratta di esseri umani. A tal fine è indispensabile una stretta cooperazione, come ad esempio in seno al gruppo di lavoro congiunto di Svizzera e Romania. Oltre a intrecciare contatti tra le autorità di polizia, il gruppo punta anche sulla protezione delle vittime migliorando le condizioni di lavoro delle organizzazioni umanitarie che in Romania assistono le vittime rientrate in patria.

Anche in Svizzera le autorità e le organizzazioni intensificano la cooperazione allo scopo di impiegare in maniera quanto più efficiente il personale a disposizione. Sono inoltre proposti, a cadenze regolari, corsi di formazione rivolti a procuratori pubblici e agenti di polizia, come pure ai consultori per le vittime e alle autorità migratorie. La stretta cooperazione di tutti questi servizi è indispensabile affinché le vittime della tratta di esseri umani possano essere riconosciute come tali e convinte a testimoniare contro i loro aguzzini.

In occasione della conferenza si sono svolte quattro tavole rotonde dedicate ai quattro pilastri della lotta alla tratta di esseri umani: prevenzione, protezione delle vittime, perseguimento penale e partenariati. La Svizzera sostiene la conferenza di due giorni nel quadro della sua presidenza 2014 dell'OSCE, improntata al motto "Costruire una comunità di sicurezza al servizio della gente" e al triplice obiettivo di promuovere la sicurezza e la stabilità, di migliorare le condizioni di vita delle persone e di rafforzare la capacità operativa dell'OSCE.

Incontri bilaterali
A margine della conferenza la consigliera federale Simonetta Sommaruga ha incontrato, in via bilaterale, il ministro austriaco degli interni Johanna Mikl-Leitner, il ministro austriaco di giustizia Wolfgang Brandstetter e il segretario generale del Consiglio d'Europa Thorbjørn Jagland. L'incontro di lavoro con Johanna Mikl-Leitner verteva tra l'altro sulla lotta alla tratta di esseri umani, la cooperazione di polizia e questioni attuali in materia d'asilo e di migrazione. I due ministri hanno anche parlato dell'attuazione delle nuove disposizioni costituzionali svizzere sull'immigrazione.


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