Il Consiglio federale intende potenziare ulteriormente la protezione della gioventù dai rischi dei media

Berna, 13.05.2015 - Le misure attuate nel quadro dei due programmi nazionali Giovani e violenza e Giovani e media si sono dimostrate efficaci. È questo il bilancio positivo che emerge dopo cinque anni da due rapporti adottati dal Consiglio federale, il quale ritiene necessario portare avanti le misure di sostegno, considerato che restano gravi problemi da affrontare, soprattutto nell'ambito della protezione dei giovani dai rischi dei media. Parallelamente il Governo intende potenziare il coordinamento e la regolamentazione in materia di protezione della gioventù dai rischi dei media.

Dal canto suo, il programma Giovani e media ha permesso di ottenere miglioramenti considerevoli nel settore della promozione delle competenze mediali. Per esempio oggi esiste un centro di competenza nazionale per la protezione della gioventù dai rischi dei media che fornisce informazioni d'attualità e consigli pratici per lo svolgimento quotidiano dei compiti educativi. Se negli ultimi anni l'attenzione si è concentrata sul lavoro di sensibilizzazione dei genitori, in futuro occorrerà sostenere maggiormente gli specialisti operanti nel quadro delle attività giovanili, negli istituti, nelle strutture di custodia e nelle scuole professionali.

Lacune nell'azione regolamentativa per la protezione della gioventù dai rischi dei media

Nel quadro del programma nazionale Giovani e media, la Confederazione si è concentrata in una prima fase sulla promozione delle competenze mediali (azione educativa per la protezione della gioventù dai rischi dei media). Ora occorre affrontare le lacune nell'ambito della regolamentazione. La maggioranza dei Cantoni non adempie sufficientemente alle proprie responsabilità nei settori dei film e dei videogiochi e gli sforzi di coordinamento a livello cantonale presentano dei limiti. Finora, per esempio, nonostante le raccomandazioni della Commissione svizzera del film e della tutela dei giovani, non è stato possibile imporre un'indicazione dell'età minima uniforme per l'accesso alle proiezioni cinematografiche. Inoltre, le iniziative di autoregolamentazione del settore economico sono ancora insufficienti, nonostante i notevoli sforzi intrapresi negli ultimi anni dalle associazioni di categoria. Nell'ambito di una serie di test di acquisto è emerso che in circa il 50 per cento dei casi i bambini e i giovani sono in grado di acquistare prodotti che presentano contenuti violenti o pornografici non adatti a loro. Anche l'impegno assunto volontariamente dai fornitori di telecomunicazioni e di Internet in materia di protezione della gioventù è ancora insufficiente.

Regolamentazione a livello federale

Il Consiglio federale ha già avviato diversi provvedimenti per migliorare gli strumenti legali, in particolare nel settore della protezione dei dati nonché riguardo all'obbligo di consulenza per i fornitori di Internet. Sia i Cantoni che le associazioni di categoria sono inoltre favorevoli all'introduzione di un fondamento giuridico per le misure di regolamentazione nei settori dei film e dei videogiochi, una proposta che verrà esaminata più attentamente in una fase successiva. Il Consiglio federale è consapevole del fatto che, a causa del carattere globalizzato di Internet, le possibilità di successo di qualsiasi regolamentazione a livello nazionale sono limitate e che occorre pertanto rafforzare la collaborazione internazionale. Le esperienze provenienti dall'estero confermano che l'efficienza di un sistema di protezione efficace è massima là dove lo Stato svolge un ruolo attivo di gestione strategica, vi è una stretta collaborazione con il settore economico e vengono messi a disposizione strumenti d'aiuto per i minorenni e i genitori.

La prevenzione della violenza resta un compito dei Cantoni

Negli ultimi cinque anni il programma nazionale Giovani e violenza ha permesso di compiere passi importanti nella prevenzione della violenza grazie allo scambio di buone pratiche a livello nazionale, alla realizzazione di progetti pilota e alla valutazione delle misure esistenti. Per sviluppare le proprie strategie e misure di prevenzione, i Cantoni, le Città e i Comuni si ispirano alle attività svolte congiuntamente a livello nazionale. Dopo la conclusione del programma Giovani e violenza, la Confederazione cesserà come previsto di svolgere il suo ruolo di sostegno, dato che la prevenzione della violenza è compito dei Cantoni, delle Città e dei Comuni. La Confederazione affronterà la questione insieme ai Cantoni.
 

Due conferenze nazionali
Nel quadro di due eventi nazionali saranno presentati i risultati dei due programmi di protezione della gioventù e verranno inoltre discusse possibili misure per il futuro. Il 21 e 22 maggio 2015 si terrà a Lugano la 3a Conferenza nazionale Giovani e violenza, organizzata in collaborazione con il Cantone Ticino e la Città di Lugano, mentre il 7 settembre 2015 avrà luogo a Berna il 3° Forum nazionale per la protezione dell'infanzia e della gioventù dai rischi dei media.


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