Il progetto Ulteriore sviluppo dell'AI riprende le raccomandazioni della ricerca

Berna, 09.05.2016 -  Il riorientamento dell'assicurazione invalidità da assicurazione di rendite ad assicurazione finalizzata all'integrazione è sulla buona strada. È quanto emerge dal rapporto di sintesi che presenta i risultati del secondo programma di ricerca sull'AI (PR2-AI), condotto tra il 2010 e il 2015, in base ai quali dal 2008 l'AI attua molti più provvedimenti d'integrazione professionale e sostiene maggiormente i datori di lavoro nei loro sforzi per l'integrazione. Gli studi del programma hanno però rilevato anche un certo potenziale di miglioramento, ad esempio per quanto concerne la collaborazione con i medici o l'estensione dei provvedimenti d'integrazione ai giovani e ai giovani adulti.

Gli studi svolti nei sei anni del programma hanno influenzato l'evoluzione dell'AI: molte raccomandazioni sono già state messe in pratica, mentre altre sono confluite nel corrente progetto di riforma Ulteriore sviluppo dell'AI. Il rapporto di sintesi documenta i passi intrapresi e presenta le conclusioni e le raccomandazioni degli studi svolti, suddividendole in cinque aree tematiche.

  • Accertamenti dell'AI: pur essendosi evoluti in linea con l'obiettivo di dare la priorità all'integrazione nel mondo del lavoro piuttosto che alla concessione di una rendita, i processi di accertamento variano ancora da un Cantone all'altro. Di conseguenza è stato intensificato il dialogo tra l'UFAS, gli uffici AI e la FMH. In seguito a una sentenza del Tribunale federale concernente i disturbi psicosomatici, in futuro l'AI dovrà standardizzare maggiormente le procedure di accertamento. Le società mediche sono state invitate a elaborare apposite direttive per le perizie.
  • Integrazione professionale: il ruolo centrale dell'integrazione professionale è sottolineato dall'estensione, dall'anticipazione e dalla flessibilizzazione dei provvedimenti esistenti nonché dall'introduzione di nuovi provvedimenti con un'attenzione particolare agli assicurati affetti da problemi psichici. Questa evoluzione riflette il riorientamento dell'AI da un'assicurazione di rendite a un'assicurazione finalizzata all'integrazione. Tra il 2002 e il 2014, il rapporto tra i beneficiari di una nuova rendita e quelli di provvedimenti d'integrazione professionale si è più che rovesciato. Le raccomandazioni formulate negli studi riguardano soprattutto i provvedimenti d'intervento tempestivo, che, come quelli professionali, dovrebbero essere applicati in modo più rapido e mirato, ma comunque in misura sufficiente.
  • Gestione delle malattie psichiche da parte dell'AI: per molto tempo le rendite concesse per motivi psichici non sono diminuite, diversamente da quelle dovute a motivi somatici. Diversi progetti del programma hanno indagato le cause di questa situazione. Uno di essi suggerisce per esempio che i giovani affetti da disturbi psichiatrici dell'età adulta beneficiano troppo poco sistematicamente di provvedimenti a sostegno dell'integrazione: il problema è che non soltanto l'AI ma anche già il sistema scolastico e quello formativo nonché i medici curanti sfruttano troppo poco il potenziale esistente.
  • Prestazioni finanziarie dell'AI: oltre alle rendite, l'AI finanzia anche vari provvedimenti volti all'integrazione – quali i provvedimenti professionali, i provvedimenti sanitari e i mezzi ausiliari – nonché gli assegni per grandi invalidi (AGI). In proporzione, negli ultimi anni le rendite sono notevolmente diminuite rispetto alle altre prestazioni. Numerose prestazioni sono state rivedute in modo da promuovere l'autonomia degli assicurati: sono per esempio stati raddoppiati gli AGI per le persone che vivono a casa e introdotti importi forfettari per il rimborso degli apparecchi acustici. Alcuni studi hanno valutato in che misura queste misure abbiano sortito gli effetti auspicati.
  • Interazioni con altri attori: come hanno già evidenziato numerosi studi, nell'ambito dell'integrazione l'azione dell'AI è spesso limitata dal suo ambito di competenza. Questo vale in particolare per l'interazione con i sistemi a essa anteposti, ossia il sistema scolastico e quello formativo, la sanità pubblica, il collocamento al lavoro e l'aiuto sociale. Nel quadro della collaborazione interistituzionale si è già provveduto all'instaurazione di uno scambio di informazioni rapido e mirato e al coordinamento di varie misure (p. es. la piattaforma Internet iv-pro-medico). Queste forme di collaborazione vanno però ulteriormente sviluppate e migliorate.


Il rapporto di sintesi del secondo programma di ricerca sull'AI (PR2-AI), pubblicato in data odierna, stila un bilancio dei sei anni di studi svolti tra il 2010 e il 2015. Le ricerche, finalizzate alla pratica, hanno posto l'accento soprattutto sulla valutazione dei nuovi provvedimenti introdotti nell'assicurazione invalidità, in particolare quelli della 4a e della 5a revisione AI e quelli del primo pacchetto di misure della 6a. È inoltre proseguita l'analisi dell'interazione tra i vari attori del sistema e sono state approfondite le conoscenze sui casi d'invalidità per motivi psichici. Nell'ambito del programma sono stati realizzati 20 progetti, che sono sfociati in 21 pubblicazioni. I costi esterni, coperti dall'AI, sono ammontati a 2,5 milioni di franchi.
L'elaborazione di basi scientifiche rimane indispensabile anche per il futuro, ragion per cui è già stato lanciato il programma di ricerca successivo (PR3-AI), che durerà dal 2016 al 2020.

 


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