Per la prima volta quadro complessivo dei costi e benefici dei trasporti terrestri

Berna, 27.10.2006 - Il trasporto su strada e su rotaia genera molteplici benefici per gli individui e l’economia. Considerevoli sono tuttavia anche i suoi costi, sia per gli utenti che per il potere pubblico. Una vasta analisi effettuata congiuntamente dall’Ufficio federale dello sviluppo territoriale (ARE) e dall’Ufficio federale di statistica (UST) consente per la prima volta di delineare un quadro complessivo dei costi e benefici dei trasporti terrestri e delle rispettive modalità di finanziamento. Questo quadro complessivo conferma la politica dei trasporti della Svizzera.

Costi, benefici e finanziamento dei trasporti suscitano grande interesse. Per tale ragione, l’ARE e l’UST presentano per la prima volta una rassegna su tale tematica. Essa è formata da uno studio valutativo dei benefici dei trasporti e della loro portata economica (anno di riferimento 2001), nonché da un conto trasporti del traffico su strada e su rotaia e del suo finanziamento (anno di riferimento 2003).

Di grande utilità e rilevanza per l’economia nazionale…
I trasporti rappresentano una voce importante dell’economia nazionale. Insieme, ogni anno, strada e rotaia realizzano un valore aggiunto di circa 52 miliardi di franchi (12% del PIL) e creano posti di lavoro per 263'000 persone, pari al 7,8 per cento degli addetti. L’infrastruttura dei trasporti è parte del capitale economico e importante premessa per la crescita economica. Il suo contributo a quest’ultima è stimato fino a 2,6 miliardi di franchi l’anno.

…ma anche fattore di costi
Nel 2003, anno di riferimento, strada e ferrovia hanno generato costi complessivi pari rispettivamente a circa 65 e 10 miliardi di franchi, ivi inclusi i costi per i mezzi di trasporto (acquisizione ed esercizio), l’infrastruttura (costruzione, gestione e manutenzione), la sicurezza e gli incidenti (assicurazioni, polizia, tribunali, ecc.) nonché l’ambiente (inquinamento atmosferico e acustico, clima, natura e paesaggio, ecc.). I due sistemi presentano tuttavia una differente struttura di costi. Per entrambi, l’acquisizione e l’esercizio dei mezzi di trasporto costituiscono il fattore di costo di gran lunga più rilevante (strada: 66%, ferrovia: 53%). Per la strada, i costi rimanenti sono quelli derivanti da incidenti e ambiente (23%) seguiti dai costi di costruzione, gestione e manutenzione dell’infrastruttura (11%). La ferrovia presenta invece maggiori costi infrastrutturali (42%) rispetto alla strada e minori costi per ambiente e
incidenti (5%).

Finanziamento e copertura dei costi
Il finanziamento dei trasporti è cresciuto nel corso degli anni, differenziandosi in relazione al sistema di riferimento, pubblico o privato. Nel trasporto individuale i mezzi di locomozione sono autofinanziati e l'infrastruttura sostenuta dal potere pubblico prevalentemente attraverso proventi con destinazione vincolata (tassa sugli oli minerali, vignetta autostradale, tassa sui veicoli a motore) e introiti fiscali. Il trasporto pubblico è gestito dalle imprese del settore, che si finanziano mediante propri proventi nonché contributi pubblici per prestazioni di interesse pubblico richieste (servizio pubblico) e l’infrastruttura. Tuttavia, entrambi i vettori di trasporto non coprono interamente i costi mediante tasse loro imputabili. La strada giunge a una copertura dei costi di oltre il 90 per cento. La ferrovia consegue una copertura simile, se gli indennizzi per prestazioni di interesse pubblico sono imputati quali proventi. Rimangono scoperti i costi per l’ambiente e gli incidenti, sia per la strada che per la ferrovia. Per la prima ammontano da 5 a 6 miliardi, per la seconda a circa 400 milioni di franchi l’anno. Questi costi esterni non sono coperti direttamente dai trasporti, ma gravano sul potere pubblico e su terzi. Dall’innalzamento della tassa sul traffico pesante commisurata alle prestazioni nel 2005, il traffico pesante riesce a coprire praticamente per intero i costi che genera.

Conferma della politica nazionale dei trasporti
L’analisi effettuata conferma in linea di massima la politica dei trasporti della Svizzera:

  • Gli investimenti del potere pubblico nell’infrastruttura dei trasporti rappresentano prestazioni preliminari alla crescita economica. Con il fondo per i grandi progetti ferroviari (FTP) e il fondo infrastrutturale accolto di recente dal Parlamento, la Svizzera dispone di buoni strumenti volti a garantire, da un lato, un finanziamento durevole del sistema e, dall’altro, una copertura a lungo termine dei mezzi necessari.
  • Per la natura della propria struttura dei costi, strada e ferrovia dispongono di differenti campi operativi. La politica dei trasporti si basa su un approccio globale. I vettori di trasporto sono impiegati in funzione dei loro vantaggi e svantaggi economici, sociali ed ecologici. La strada costituisce il mezzo di raccordo principale e svolge nella sua estensione un’importante funzione di comunicazione. La ferrovia sviluppa le sue forze laddove i flussi di traffico e la domanda sono concentrati, in particolare nel collegamento tra i grandi centri e nel traffico d’agglomerazione. Inoltre, rappresenta un’alternativa ecologica ed economica in termini di risorse nel traffico di transito.

L’analisi mostra che, nell’ambito dei trasporti, i benefici ricavati sono maggiori dei costi generati. Questo non sorprende in una società ad economia di mercato. Tuttavia, il risultato non incide granché su future decisioni d’investimento. Determinante per la redditività degli investimenti nelle reti stradale e ferroviaria nonché per nuove offerte in materia dei trasporti è unicamente il rapporto tra i costi e i benefici del rispettivo progetto.


Indirizzo cui rivolgere domande

Christian Albrecht, Ufficio federale dello sviluppo territoriale ARE
Caposezione Politica dei trasporti
tel. +41 (0)31 322 55 57

Jean-Marc Pittet, Ufficio federale di statistica UST
Sezione trasporti
tel. +41 (0) 32 713 62 12



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Ufficio federale dello sviluppo territoriale
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Ufficio federale di statistica
http://www.statistica.admin.ch

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