Progetto ILS di Basilea: auspicata partecipazione della popolazione svizzera

Berna, 28.09.2004 - All’aeroporto di Basilea-Mulhouse è prevista l’installazione di un sistema di atterraggio strumentale (ILS) per gli avvicinamenti da sud alla pista 34. All’inizio del 2005 sarà avviata una procedura di consultazione al riguardo. L’Ufficio federale dell’aviazione civile (UFAC) intende coinvolgere la popolazione svizzera nella procedura di autorizzazione francese.

Di regola, sull’aeroporto di Basilea-Mulhouse si procede ad avvicinamenti da nord alla pista 16, equipaggiata di un sistema di atterraggio strumentale (ILS). In caso di forte vento da nord, i velivoli devono eseguire una circuitazione a vista (visual circling). L’autorità preposta all’aviazione civile in Francia (DGAC) esige che su un aeroporto grande come quello di Basilea-Mulhouse l’ormai obsoleto avvicinamento a vista venga sostituito con una procedura di avvicinamento ILS. L’UFAC, per ragioni di sicurezza, sostiene il progetto. L’Ufficio ha tuttavia vincolato il progetto a due condizioni: gli avvicinamenti ILS da sud dovranno unicamente sostituire gli avvicinamenti a vista e il progetto dovrà tenere conto dei diritti di partecipazione della popolazione svizzera.

Attualmente, l’UFAC esamina in via preliminare il dossier elaborato dalla Francia, inclusi i dati tecnici, e il rapporto sull’impatto ambientale. Al contempo, è stato avviato il dialogo tra le autorità responsabili dei due Paesi per garantire che le procedure di avvicinamento ILS saranno effettuate soltanto quando lo richiedono le condizioni meteorologiche, regola valida attualmente per gli avvicinamenti a vista. In altre parole, l’introduzione dell’ILS non dovrà causare un aumento degli avvicinamenti da sud. Al centro dei dibattiti attuali vi è inoltre la scelta della procedura legale da adottare per l’installazione dell’ILS. Da un’analisi approfondita dell’UFAC e dell’Ufficio federale di giustizia è risultato che una procedura di autorizzazione in Svizzera non prevede la possibilità di ricorso presso i tribunali elvetici. Dalla convenzione franco-svizzera del 1949 relativa all’aeroporto di Basilea-Mulhouse si evince che la Francia è la parte responsabile delle questioni inerenti all’esercizio. Per questo motivo, la definizione di nuove procedure avviene secondo la legislazione francese. L’UFAC mira ad un’applicazione della convenzione ratificata da entrambi i Paesi sulla valutazione dell’impatto ambientale in un contesto transfrontaliero (convenzione di Espoo). Secondo la convenzione la Francia è tenuta a dichiarare gli impatti ambientali; in questo modo la popolazione svizzera potrà esprimersi nell’ambito di una procedura di consultazione. La decisione francese dovrà considerare in modo adeguato le richieste svizzere.

Entro la fine dell’anno, dopo avere appianato le divergenze a livello tecnico, l’UFAC e le autorità francesi presenteranno il progetto dettagliato al pubblico. In quest’occasione saranno resi noti anche i particolari riguardo al tipo di procedura di autorizzazione. La relativa consultazione è prevista nel primo trimestre del 2005.




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Ufficio federale dell'aviazione civile
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