I proventi della tassa sul cherosene a favore della sicurezza e della protezione dai rumori

Berna, 25.09.2009 - In futuro, i proventi della tassa sul cherosene riscossa in Svizzera andranno impiegati in modo diverso rispetto ad oggi. Anziché destinarli a provvedimenti in ambito stradale, parte di essi dovrà essere utilizzata nel settore aeronautico per finanziare misure inerenti alla sicurezza e alla protezione dell’ambiente. Il prossimo 29 novembre, l’elettorato svizzero si esprimerà sul relativo emendamento costituzionale. In data odierna, il Consigliere federale Moritz Leuenberger ha presentato la posizione del Consiglio federale.

La Confederazione riscuote una tassa e un supplemento su tutti i tipi di carburanti venduti in Svizzera, ossia anche sui carburanti aerei. In virtù di una convenzione dell’organizzazione per l’aviazione civile dell’ONU, alla quale ha aderito anche il nostro Paese, sono esonerati dal pagamento della tassa soltanto i voli commerciali con destinazione all’estero. I proventi della tassa sui carburanti aerei confluiscono, da un lato, nella cassa generale della Confederazione e, dall’altro, nel finanziamento speciale del traffico stradale. I mezzi finanziari vengono ripartiti come segue: una metà dei proventi netti è versata alla cassa federale, l’altra metà, e il supplemento carburante, sono destinati a progetti legati al traffico stradale. Il settore aeronautico, che genera queste entrate, non ottiene nulla.

È intenzione del Consiglio federale e del Parlamento modificare questo stato di cose: attraverso un emendamento costituzionale verranno creati i presupposti affinché i proventi della tassa sul cherosene, oggi destinati a misure realizzate in ambito stradale, in futuro vengano versati al settore aeronautico. La quota che confluirà nella cassa federale rimane invariata. Così, dei ca. 60 milioni di franchi provenienti annualmente dalla tassazione del cherosene, 40 milioni saranno destinati al settore aeronautico.

In tal modo la Confederazione può contribuire a creare condizioni quadro più favorevoli per l’aviazione civile svizzera e migliorarne la competitività. Ciò è in sintonia con gli obiettivi che il Consiglio federale ha fissato nel suo Rapporto sulla politica aeronautica della Svizzera 2004.

In futuro, i proventi della tassa sui carburanti aerei saranno destinati a tre scopi:  

  • misure a favore di un alto grado di sicurezza nel campo della tecnica aeronautica (nuove tecniche di avvicinamento satellitari, programmi per la prevenzione degli incidenti)
  • finanziamento di misure di protezione dell’ambiente rese necessarie dal traffico aereo (posa di finestre insonorizzate, monitoraggio dei rumori)
  • rafforzamento di misure di sicurezza atte a prevenire attacchi terroristici (controlli dei passeggeri e dei bagagli negli aeroporti)

Grazie alla nuova regolamentazione, il traffico aereo diventerà più sicuro ed ecologico. Ne trarranno vantaggio anche i passeggeri poiché, visti i mezzi finanziari destinati ai servizi di sicurezza aerea, le tasse in questo settore potrebbero diminuire leggermente.

I proventi della tassa sul cherosene contribuiranno inoltre a coprire i costi per la sicurezza aerea negli aeroporti regionali. In base a una nuova normativa applicata a livello internazionale, e per motivi legati alla trasparenza dei costi, in futuro non sarà infatti più possibile finanziare le prestazioni fornite dai servizi di sicurezza aerea nei piccoli aeroporti regionali con le tasse riscosse per queste prestazioni nei grandi aeroporti nazionali. La sicurezza aerea negli aeroporti regionali dovrebbe essere finanziata attraverso altre fonti o essere sospesa. In casi estremi, ciò potrebbe addirittura condurre alla chiusura di un aeroporto regionale, cosa che non è nell’interesse delle autorità federali.

Nell’ottica del principio di causalità, appare pertanto logico utilizzare i proventi della tassa sui carburanti aerei per attuare provvedimenti resi necessari dal traffico aereo. In tal modo si può eliminare l’attuale disparità di trattamento tra il traffico stradale e aereo. Per il settore stradale le ripercussioni di questo nuovo regime sono marginali: destinando ca. 40 milioni di franchi al traffico aereo, i mezzi a favore dei progetti in ambito stradale diminuiranno infatti soltanto dell’1,3 per cento.


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