Il Consigliere federale Moritz Leuenberger presenta ai Ministri dei trasporti dell’Ue il Fondo infrastrutturale svizzero

Berna, 12.02.2010 - Nell’ambito di un incontro informale nella città di La Coruña (Spagna), questo venerdì i Ministri dei trasporti dell’Ue hanno discusso di mobilità urbana e di sicurezza aerea. La Svizzera è stata rappresentata dal Consigliere federale Moritz Leuenberger che ha illustrato gli strumenti con cui la Confederazione attenua i problemi di capacità nel settore dei trasporti.

La crescente mobilità nelle città e negli agglomerati pone tutti gli Stati europei dinanzi a problemi simili. Pertanto, è indispensabile definire una strategia comune per contrastare in modo durevole l’incremento del traffico negli agglomerati. Occorre migliorare il coordinamento tra gli agglomerati, gli Stati e i programmi dell’Ue al fine di promuovere la sicurezza e la mobilità a basso consumo di CO2. Questa è la conclusione cui sono giunti i Ministri al termine dell’incontro tenutosi a La Coruña.

Moritz Leuenberger ha spiegato come la Svizzera sostiene le città e gli agglomerati nella soluzione dei problemi del traffico. Ha presentato il Fondo infrastrutturale che consente alla Confederazione di stanziare i mezzi finanziari necessari all’ampliamento mirato delle infrastrutture di traffico, indipendentemente dalle oscillazioni congiunturali. Leuenberger ha precisato che si tratta di uno strumento che consente alla Confederazione di portare avanti, in modo efficiente e coordinato, la pianificazione della rete stradale e ferroviaria e di quella destinata al traffico lento. Inoltre, ha spiegato che la Confederazione definisce gli obiettivi e crea degli incentivi tramite la sua partecipazione finanziaria, mentre le città e gli agglomerati si occupano della pianificazione e della realizzazione delle infrastrutture.    

Coordinamento della protezione contro gli attentati terroristici a livello europeo 

Riguardo al tema della sicurezza aerea in relazione agli attentati, i Ministri si sono dichiarati favorevoli a una procedura coordinata a livello europeo, poiché un dispositivo comune rappresenta la soluzione più efficace su larga scala. A loro giudizio, i body scanner - presi in considerazione dopo il mancato attentato del 25 dicembre 2009 a un aereo di linea - costituiscono uno strumento complementare nell’ambito di un progetto globale di controllo dei passeggeri. Tuttavia, la loro introduzione presuppone che l’efficacia degli apparecchi sia dimostrata e che la protezione della personalità dei passeggeri sia garantita.


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