Gli atterraggi esterni saranno regolamentati con un’ordinanza

Berna, 08.09.2010 - Per gli atterraggi di aeromobili a motore fuori degli aerodromi occorre oggi un’autorizzazione rilasciata dall’Ufficio federale dell’aviazione civile (UFAC). Quest’autorizzazione è richiesta soprattutto dai piloti di elicotteri. Invece di ri-lasciare le autorizzazioni caso per caso come ha fatto finora, la Confederazione intende disciplinare in modo generale, attraverso un’ordinanza, i cosiddetti atterraggi esterni. La nuova normativa permetterà di conciliare tra loro gli interessi economici e quelli dell’aviazione da una parte e quelli ecologici e della pianificazione territoriale dall’altra.

Di norma, in Svizzera, i decolli e gli atterraggi di aeromobili devono essere effettuati negli aerodromi. Esistono eccezioni a questa regola, che nel 90% dei casi riguardano gli elicotteri.  A questo scopo erano necessarie finora delle autorizzazioni per atterraggi esterni rilasciate dall’UFAC, valide per un anno.

Questa prassi genera ingenti oneri amministrativi e quindi dei costi. L’avamprogetto di ordinanza, posto oggi in consultazione dal Consiglio federale presso i Cantoni, i partiti politici, le associazioni d’interesse e l’industria aeronautica, si scosta dalla prescrizione generale di autorizzazioni per gli elicotteri svizzeri. Il nuovo testo prevede l’obbligo di autorizzazione soltanto per casi speciali, ad esempio per i voli effettuati con dirigibili e aeroplani. L’obbligo di autorizzazione continuerà tuttavia a sussistere per tutti gli atterraggi esterni compiuti da aeromobili immatricolati all’estero. In questo modo si intende garantire che i piloti stranieri siano messi a conoscenza delle peculiarità della Svizzera rilevanti ai fini della sicurezza e rispettino le restrizioni agli atterraggi a tutela dell’ambiente. 

La nuova ordinanza comprende disposizioni concernenti la protezione ambientale e la pianificazione territoriale. In particolare, gli atterraggi esterni sono limitati alle ore diurne e vincolati a restrizioni nelle zone protette e nelle regioni sensibili al rumore. Per gli atterraggi all’interno di aree protette, i voli a scopo di lavoro saranno possibili solo con un’autorizzazione speciale. Per contro, sulle aree d’atterraggio esterne saranno ammesse infrastrutture minori, ad esempio maniche a vento e marcature.

Le imprese interessate, le associazioni ambientaliste e i Cantoni possono presentare i loro pareri in merito all’avamprogetto di ordinanza sugli atterraggi esterni fino al 10 dicembre 2010. L’entrata in vigore dell’ordinanza è prevista nel 2011.


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Dipartimento federale dell'ambiente, dei trasporti, dell'energia e delle comunicazioni
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