SuisseID: tutto procede

Berna, 22.09.2010 - La prova elettronica dell’identità SuisseID è stata introdotta nel maggio 2010. La Segreteria di Stato dell’economia (SECO) traccia un primo bilancio intermedio: ad interessarsi a SuisseID sono soprattutto le ditte e gli enti, che ne richiedono grandi quantitativi. Alla SECO sono giunte richieste da parte di diversi utenti importanti per 110 000 SuisseID. Il livello di sicurezza offerto da SuisseID è elevato.

SuisseID viene impiegata in Svizzera dal 3 maggio 2010. Il primo prodotto finalizzato alla prova elettronica dell’identità in Svizzera è stato introdotto nel quadro della terza tappa di misure di stabilizzazione congiunturale. A circa cinque mesi dall’introduzione la SECO traccia un primo bilancio.

Primo bilancio intermedio
Finora alla SECO sono giunte richieste formali da parte di diversi utenti importanti per 110 000 SuisseID. Si tratta di imprese attive nel settore dell’e-business, del e-government e dell’e-health. Per i prossimi mesi è prevista l’attuazione di altri progetti di vasta portata. In autunno inoltrato la SECO procederà ad un secondo bilancio intermedio.

Dibattito sulla sicurezza
Nel corso delle ultime settimane da diverse parti sono giunte critiche relative al livello di sicurezza garantito da SuisseID. Il livello di sicurezza offerto da SuisseID è elevato:

  • la produzione di SuisseID risponde ai criteri di sicurezza elevati contemplati dalla legge sulla firma elettronica (FiEle) in materia di certificazione qualificata;
  • l’identità (la certificazione) di SuisseID viene memorizzata in un chip crittografico (smart card) che impedisce duplicazioni, clonazioni o modifiche dell’identità;
  • l’accesso all’identità SuisseID (contenuta nel chip crittografico) viene protetto da un codice d’identificazione personale (PIN). Dopo tre immissioni errate del codice l’accesso viene irrevocabilmente bloccato. La smart card sprovvista di codice è inutilizzabile, esattamente quanto la conoscenza del codice senza smart card.

Il livello di sicurezza dell’utente non dipende unicamente dalla modalità operativa di SuisseID, esso deve essere valutato alla luce dell’interazione di tre fattori: l’utente, il computer e Internet. Analogamente a quanto avviene nell’ambito della circolazione stradale, anche in Internet gli utenti devono osservare determinate regole comportamentali e adottare misure di protezione. Ad esempio, è opportuno che gli utenti tengano separato il PIN dalla SuisseID, proteggano il loro computer con un programma antivirus e visitino pagine web affidabili. Chi utilizza SuisseID in modo responsabile può escludere la possibilità di abusi. Invece, un comportamento negligente su Internet e l’inosservanza delle prescrizioni d’uso possono compromettere la sicurezza. Tuttavia non si tratta di un problema specificamente inerente a SuissID: esso concerne tutte le procedure di identificazione, anche quelle conosciute e collaudate, dall’e-commerce all’e-banking. La SECO ha pubblicato sul sito di SuisseID delle raccomandazioni per un utilizzo sicuro di quest’ultima: http://www.suisseid.ch/endkunden/sicherheit/index.html?lang=it

Chi si attiene alle regole generali di sicurezza può beneficiare delle diverse possibilità d’impiego offerte da SuisseID. Essa consente di migliorare le operazioni commerciali, crea valore aggiunto grazie alle possibilità di integrazione nelle applicazioni Web e semplifica i rapporti con le autorità e i partner commerciali.

Anche in futuro la SECO presterà la massima attenzione alla questione degli eventuali rischi legati all’uso delle smart card, e alle possibili misure da attuare contro di essi. A tale scopo diversi esperti indipendenti sono all’opera. Le analisi verteranno principalmente sull’interazione tra smart card, lettore e computer con potenziali falle nella sicurezza. I rusltati saranno disponibili nelle prossime settimane.


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