Firmato con il Canada un accordo concernente i dati dei passeggeri aerei

Berna, 17.03.2006 - La Svizzera e il Canada hanno stipulato un accordo sulla trasmissione di dati personali concernenti i passeggeri aerei. Il documento è stato firmato da Raymond Cron, Diret-tore dell’Ufficio federale dell’aviazione civile, e da Alain Jolicoeur, presidente dell’autorità di frontiera canadese (Canada Border Services Agency). L’accordo è compatibile con le esigenze svizzere in materia di protezione dei dati.

Nel quadro della lotta contro il terrorismo, da qualche tempo le autorità canadesi chiedono alle compagnie aeree svizzere che volano sul loro territorio l’accesso ai dati dei passeggeri. Il Canada ha seguito l’esempio degli USA che, nel marzo 2005, hanno firmato un accordo analogo con la Svizzera. La Svizzera ha pertanto avviato anche con il Canada trattative volte a concludere un accordo compatibile con le disposizioni elvetiche in materia di protezione dei dati. D’intesa con le autorità svizzere, le compagnie aeree finora non hanno tuttavia fornito alle autorità canadesi i dati richiesti.   

Al termine di lunghe consultazioni si è raggiunto con le autorità canadesi un accordo che dà alla Svizzera le stesse garanzie concesse all’Ue in materia di protezione dei dati. In vari punti il testo corrisponde a quello concordato con gli USA. In virtù di questo accordo, al pari di quanto avvenuto nel caso degli USA, le autorità canadesi non ottengono l’accesso diretto ai dati dei passeggeri, ma sono le compagnie aeree a trasmetterli ai servizi competenti.

L’utilizzazione dei dati è circoscritta alla lotta contro il terrorismo, la criminalità organizzata e alle relative fattispecie penali. Dati particolarmente sensibili quali per esempio opinioni politiche o religiose, indicazioni relative alle condizioni di salute o alle abitudini alimentari dei passeggeri non vengono trasmessi. Diversamente dagli USA, che chiedono 34 dati, l’accordo con il Canada ne prevede solamente 25. Le compagnie aeree elvetiche non sono per esempio tenute a fornire indicazioni riguardanti gli indirizzi postali ed elettronici dei passeggeri o la modifica di dati che li riguardano. Oltre alla possibilità di verificare annualmente il rispetto dell’accordo, le autorità canadesi garantiscono che i dati dei passeggeri verranno archiviati per una durata massima di 3 anni e mezzo.

Le compagnie aeree che effettuano voli dalla Svizzera al Canada dovranno comunicare ai propri passeggeri che i loro dati personali sono trasmessi alle autorità canadesi. I passeggeri avranno il diritto di chiedere a dette autorità informazioni circa i dati archiviati nonché l’eventuale rettifica degli stessi. L’incaricato federale della protezione dei dati ha partecipato alle trattative e ha espresso il suo accordo in merito alla soluzione adottata. Analogamente all’accordo tra il Canada e l’Ue, anche quello con la Svizzera è limitato in un primo tempo a 3 anni e mezzo; la nuova regolamentazione entra in vigore con effetto immediato.


Indirizzo cui rivolgere domande

Comunicazione UFAC,



Pubblicato da

Ufficio federale dell'aviazione civile
http://www.bazl.admin.ch

https://www.admin.ch/content/gov/it/start/dokumentation/medienmitteilungen.msg-id-3834.html