Maggiore impegno nella lotta al lavoro nero

Berna, 21.06.2011 - Nel 2010 i Cantoni hanno nuovamente aumentato il numero di ispettori impegnati nella lotta al lavoro nero e migliorato la collaborazione tra le diverse autorità interessate. Nel contempo la Confederazione ha ampliato la sua offerta informativa sul sito www.no-al-lavoro-nero.ch. La procedura di conteggio semplificata ha trovato maggiore applicazione. Grazie al netto aumento di lavoratori notificati, nel 2010 potrebbe essere stata superata la soglia di 10 milioni di franchi versati come contributi alle assicurazioni sociali.

Secondo il rapporto annuale sull’attuazione della legge federale concernente i provvedimenti in materia lotta contro il lavoro nero, il personale impiegato nel 2010 dai Cantoni nella lotta al lavoro nero corrispondeva a 66,9 posti a tempo pieno: l’aumento rispetto all’anno precedente è stato così di 9,7 posti. Complessivamente gli ispettori hanno controllato 12 223 aziende e 37 001 persone. Il numero di persone controllate è leggermente diminuito; per questa ragione rispetto agli anni precedenti le indagini sono state più approfondite.

Netto aumento delle segnalazioni da parte delle autorità
Nel 2010 è nettamente aumentato anche il numero di segnalazioni che le autorità competenti in materia di assicurazioni sociali, stranieri e versamento delle imposte alla fonte hanno trasmesso all’organo preposto al controllo delle misure e delle sanzioni adottate. Ciò da un lato dipende dal fatto che dall’inizio del 2010 anche gli atti amministrativi informali, come i richiami al rispetto degli obblighi di notifica, vengono comunicati agli organi di controllo. D’altra parte, l’aumento è riconducibile anche ad una migliore collaborazione tra le autorità interessate.

Forte aumento delle sanzioni
Anche le nuove sanzioni introdotte con la legge contro il lavoro nero – in caso di inosservanze gravi o reiterate è prevista l’esclusione dagli appalti pubblici e la soppressione di aiuti finanziari – nel 2010 sono state applicate in misura nettamente maggiore rispetto ai primi due anni di attuazione. Globalmente rispetto all’anno precedente il numero di casi sanzionati è più che raddoppiato.

Grande impegno da parte dei Cantoni urbani e della Svizzera romanda
Dal raffronto intercantonale dei dati emerge soprattutto il notevole impegno di Ginevra e Basilea Città – Cantoni urbani e di confine – nonché, più in generale, quello dei Cantoni della Svizzera romanda.

Maggiore informazione
Nel 2010 la Confederazione ha intensificato le sue attività di informazione sulla correttezza procedurale. In quest’ambito sussiste un accresciuto bisogno di informazione dovuto al costante mutamento a cui sono soggette le disposizioni relative agli obblighi di notifica e autorizzazione del diritto sugli stranieri, a causa dei termini transitori contemplati dall’accordo sulla libera circolazione delle persone stipulato con l‘UE. Anche in relazione alle normative concernenti le assicurazioni sociali e il versamento delle imposte alla fonte vi sono state importanti novità: ad esempio, da metà 2008 i lavoratori neoassunti devono essere notificati entro 30 giorni alla cassa di compensazione e – se questi ultimi sono tenuti a versare le imposte alla fonte – alle autorità fiscali entro otto giorni.

Per soddisfare questo fabbisogno informativo la Confederazione ha realizzato la piattaforma Internet «No al lavoro nero. Annunciare il lavoro in modo corretto»: si tratta di un sito accessibile sia tramite la pagina web della SECO, sia all’indirizzo Internet www.no-al-lavoro-nero.ch. Il portale informa i datori di lavoro, i lavoratori e le persone con un’attività lucrativa indipendente sugli obblighi da ottemperare per evitare il lavoro nero. Soltanto nel primo mese la piattaforma è stata visitata più di 20 000 volte, a conferma dell’interesse che sussiste nei confronti di questa tematica.

Un altro elemento positivo è costituito dall’aumento delle notifiche relative alla procedura di conteggio semplificata. Il numero di datori di lavoro registrati è aumentato, passando da 17 193 nel 2009 a 24 112 nel 2010. Di conseguenza nel 2010 potrebbe essere stata superata la soglia di 10 milioni di franchi versati come contributi all’AVS.


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