Doris Leuthard ha partecipato a Berlino al Dialogo di Petersberg sul clima

Berna, 04.07.2011 - La Consigliera federale Doris Leuthard ha partecipato il 3 luglio 2011 a Berlino al Dialogo di Petersberg sul clima. Al centro delle discussioni dell’incontro informale, organizzato su invito dei Governi tedesco e sudafricano, vi erano i negoziati internazionali sul clima e i prossimo vertice sul clima che si terrà a Durban.

Circa 35 leader di Paesi industrializzati e in via di sviluppo si sono riuniti, su invito di Germania e Sudafrica, dal 3 al 4 luglio 2011 a Berlino per il secondo "Dialogo di Petersberg sul clima". La Consigliera federale Doris Leuthard, capo del Dipartimento federale dell'ambiente, dei trasporti, dell'energia e delle comunicazioni (DATEC), ha rappresentato la Svizzera all'incontro informale.

Presieduti del ministro tedesco dell'ambiente Röttgen e della ministra sudafricana delle relazioni internazionali e della cooperazione Maite Nkoana-Mashabane, i membri dei governi hanno discusso di come applicare le decisioni prese in occasione della 16a Conferenza mondiale sul clima tenutasi a Cancún a fine 2010 e dei preparativi del 17° vertice mondiale sul clima previsto dal 28 novembre al 9 dicembre 2011 a Durban. All'incontro di Berlino, la Cancelliera tedesca Angela Merkel ha sottolineato che l'obiettivo di protezione del clima a livello globale non può essere colto attraverso misure messe in atto soltanto dai Paesi industrializzati, ma che è necessaria la cooperazione di tutti, in particolare anche di Stati Uniti e Cina.

All'incontro di Berlino si è delineato che entro la fine dell'anno devono essere fatti progressi in particolare in quatto ambiti: finanziamento di misure per il clima nei Paesi in via di sviluppo, estensione del Protocollo di Kyoto, impegni di riduzione delle emissioni di gas serra che impegnino gli Stati che non hanno firmato detto Protocollo, garanzia di trasparenze e controllo della realizzazione di questi impegni. La Consigliera federale Doris Leuthard ha richiamato l'attenzione sull'obiettivo della Svizzera di giungere a un accordo internazionale globale sul clima giuridicamente vincolante. Secondo il principio della responsabilità comune ma differenziata, un tale accordo dovrebbe stabilire degli impegni differenziati per tutti i grandi emettitori di gas serra. I numerosi temi e le questioni ancora aperte richiederanno negoziati ancora più intensi. La Consigliera federale Doris Leuthard ha quindi chiesto che venga elaborato un calendario che fissi le prossime tappe in vista di un accordo globale e che permetta di vincolare in modo progressivo tutti i Paesi.

All'incontro di Berlino è emersa la necessità di ulteriori passi in avanti anche nell'ambito del finanziamento. In particolare occorre portare avanti rapidamente la concretizzazione e l'istituzione del nuovo fondo sul clima approvato a Cancún. A tale proposito, la Consigliera federale ha fatto osservare che restano da chiarire numerose questioni, come ad esempio il rapporto tra il nuovo fondo e la Conferenza delle Parti dal punto di vista tecnico e come garantire la complementarietà del nuovo fondo rispetto ai meccanismi di finanziamento esistenti in ambito climatico. A tal fine, la Svizzera è impegnata attivamente nel comitato ad hoc istituito a Cancún.

Alla fine dell'incontro, la Consigliera federale ha affermato che "la maggiore sfida del cambiamento climatica può essere colta soltanto se i Paesi in via di sviluppo assumono le loro responsabilità per limitare le emissioni di gas serra", aggiungendo poi che "la fase successiva del processo di negoziazione resta difficile, ma che l'incontro ministeriale informale di Berlino ha tuttavia evidenziato la volontà politica comune di compiere progressi concreti".


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Franz Perrez, capo della divisione Affari internazionali, Ufficio federale dell’ambiente (UFAM), tel. 079 251 90 15



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