La Svizzera sostiene la richiesta palestinese di modifica dello statuto in seno all'ONU

Berna, 28.11.2012 - La Svizzera voterà a favore della richiesta palestinese di modifica dello statuto all'Organizzazione delle Nazioni Unite (ONU) in occasione del voto previsto all'Assemblea generale (AGNU). Secondo il Consiglio federale, questa modifica – da entità con statuto di osservatore a Stato osservatore – consentirà di dare un nuovo impulso alla proposta di soluzione a due Stati in vista dei negoziati di pace israelo-palestinesi.

Il Consiglio federale ha preso questa decisione nella sua riunione del 21 novembre scorso, ritenendo costruttivo e pragmatico il progetto di risoluzione, che sarà sottoposto al voto dell’AGNU, destinato ad assegnare alla Palestina il ruolo di Stato osservatore dell'ONU. La decisione di appoggiare la risoluzione s'iscrive nel quadro della politica della Svizzera volta al raggiungimento di una pace negoziata, giusta e durevole tra Israele e uno Stato palestinese indipendente e vitale all'interno di confini sicuri e internazionalmente riconosciuti.

Il Consiglio federale si è pronunciato a sostegno della risoluzione in particolare sulla base dei seguenti elementi: gli effetti di un voto favorevole all'AGNU sul processo di pace israelo-palestinese e l'impatto della decisione della Svizzera sul suo impegno nella regione.

Per quanto riguarda gli effetti di un voto positivo, il Consiglio federale ritiene che una modifica dello statuto della Palestina consentirà di dare un nuovo impulso alla proposta di una soluzione a due Stati, ponendo su un piano di uguaglianza Israele e la Palestina in vista dei negoziati di pace. A più riprese, in particolare in occasione della sua visita ufficiale a Berna lo scorso 15 novembre, il presidente palestinese Mahmoud Abbas si è impegnato a rilanciare il processo di pace immediatamente dopo il voto all'ONU.

Questo statuto di osservatore sarà affiancato da una serie non solo di diritti, ma anche di doveri sanciti dalla Carta delle Nazioni Unite, come astenersi dal ricorso alla minaccia o all'impiego della forza, e aprirà inoltre le porte all'adesione a varie convenzioni internazionali, tra cui quelle relative alla protezione dei diritti dell'uomo e alla lotta al terrorismo.

Per ciò che concerne l'impatto della decisione del Consiglio federale sulla politica della Svizzera nella regione, il Governo ha rilevato che la Svizzera è considerata un Paese degno di rispetto, indipendente, dal profilo particolare e fautore di una politica di dialogo con tutte le parti in causa. L'appoggio alla modifica dello statuto della Palestina in seno all'ONU si iscrive in una sua linea di coerenza in materia di politica estera nella regione.

La decisione del Consiglio federale relativa alla richiesta palestinese di modifica dello statuto in seno all'ONU si differenzia da quella relativa all'adesione della Palestina all'UNESCO. All'epoca, il Consiglio federale aveva deciso di astenersi rilevando che il dibattito sullo statuto della Palestina non doveva avere luogo all'UNESCO, un'organizzazione a vocazione tecnica, ma in seno agli organi politici delle Nazioni Unite.


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