Svizzera e Stati Uniti parafano l’accordo FATCA

Berna, 04.12.2012 - Ieri la Svizzera e gli Stati Uniti hanno parafato a Washington D.C. un accordo per l’applicazione agevolata della normativa fiscale americana FATCA. Le agevolazioni si applicano in particolare alle assicurazioni sociali, agli istituti di previdenza privati e alle assicurazioni di cose e contro i danni – esclusi dal campo di applicazione della FATCA – come pure agli obblighi di diligenza degli istituti finanziari.

Con la normativa FATCA («Foreign Account Tax Compliance Act»), posta in vigore il 18 marzo 2010, gli Stati Uniti vogliono tassare i conti che le persone assoggettate a imposta negli Stati Uniti detengono all’estero. Sostanzialmente la FATCA esige che gli istituti finanziari esteri («Foreign Financial Institution», FFI) concludano con le autorità fiscali statunitensi un accordo che li obblighi a notificare i conti americani identificati.

L’accordo parafato prevede semplificazioni per parti essenziali dell’industria finanziaria svizzera:

  • le assicurazioni sociali, gli istituti di previdenza privati come pure le assicurazioni di cose e contro i danni sono escluse dal campo di applicazione della FATCA;
  • a determinate condizioni i veicoli d’investimento collettivo nonché gli istituti finanziari con una clientela prevalentemente locale sono considerati conformi alla FATCA e soggiacciono soltanto all’obbligo di registrazione;
  • gli obblighi di diligenza per l’identificazione di clienti statunitensi ai quali gli altri istituti finanziari svizzeri devono attenersi comportano un onere amministrativo sostenibile.

L’accordo garantisce che i conti detenuti da cittadini americani presso istituti finanziari svizzeri vengano notificati alle autorità fiscali statunitensi con il consenso del titolare del conto o in virtù dell’assistenza amministrativa mediante domande raggruppate. Senza il consenso del titolare del conto, le informazioni non vengono fornite automaticamente, bensì scambiate solo in base alla disposizione sull’assistenza amministrativa contenuta nella convezione per evitare le doppie imposizioni. 

L’accordo sottostà all’approvazione delle Camere federali e al referendum facoltativo in materia di trattati internazionali. 

L’accordo verrà pubblicato dopo che sarà stato firmato.


Indirizzo cui rivolgere domande

Mario Tuor, Comunicazione Segreteria di Stato per le questioni finanziarie internazionali SFI, +41 31 322 46 16


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